È nella foto, ma è come se non ci fosse. Ignazio Cassis, uscente dalla carica di presidente del Consiglio federale ma pur sempre membro dell’Esecutivo, entra nella storia della Svizzera quale primo “desaparecido” da una comunicazione ufficiale, avendo subito oggi l’onta della “damnatio memoriae” ad opera di qualche funzionario bernese la cui superficialità basta ed avanza per causare imbarazzo a tutti un po’: nella foto ufficiale 2023 diffusa oggi, e che come di consueto risulta scaricabile dal sito InterNet www.admin.ch o in alternativa ordinabile in copia cartacea (40’000 i pezzi stampati), il consigliere federale ticinese è stato stralciato ovvero eliminato dalla didascalia nella versione italiana, sicché all’interno dell’immagine scattata al “Bernerhof” (è l’ex-albergo ora sede del Dipartimento federale finanze) figurano otto soggetti, compreso il cancelliere federale Walter Thurnherr che è il primo a sinistra, ma solo sette sono i nomi nella dicitura, mancando per l’appunto la menzione di Ignazio Cassis tra il neoeletto Albert Rösti e la vicepresidente Viola Amherd. Errore incomprensibile ed irritante, tanto di più perché tale identità figura regolarmente nelle didascalie in tedesco ed in francese: sempre un caso? Quanto alla foto, tanta prosopopea nelle descrizioni fornite ma siamo al nulla di che: una riunione tra docenti o un’assemblea di condominio avrebbe dato la medesima idea, e non si va oltre per carità di Patria. Auguri, neh.