(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, DOMENICA 27 OTTOBRE, ORE 11.53) L’ultima speranza si è spenta alle ore 8.00 circa di oggi, domenica 27 ottobre, quando un passante ha scorto la sagoma della donna nelle acque del fiume Olona a Parabiago (Milano), zona prossima a via Guglielmo Marconi. Morta per annegamento, a questo punto non si sa se sulle conseguenze di un eventuale malore occorso durante una passeggiata oppure in forza di atto volontario, la 62enne Antonella Bortolon, cittadina italiana residente a Cassano Magnago (Varese) e per le cui ricerche, sin dalla prima serata di venerdì, era stato attivato un ampio dispositivo di ricerca anche sulla sorta dell’appello lanciato dai familiari. La 62enne si era allontanata dall’abitazione senza portare con sé i documenti, il telefono cellulare ed i medicamenti per lei indispensabili; squadre dei Vigili del fuoco, agenti delle forze dell’ordine, volontari della Protezione civile e sanitari di vari enti di soccorso, per un totale di circa 80 persone, con campo-base di coordinamento allestito in territorio comunale di Fagnano Olona (Varese) e distribuzione delle forze tra Cassano Magnago, Gorla Maggiore e Comuni limitrofi sino allo sconfinamento in provincia di Milano.
L’auto utilizzata da Antonella Bortolon per gli spostamenti quotidiani era stata trovata intorno alle ore 13.00 di ieri a Gorla Maggiore, in prossimità del corso del fiume Olona; rivelatasi fuorviante l’ipotesi di avvistamento a Gallarate (Varese), dove la donna avrebbe parlato ad un passante chiedendo indicazioni sul percorso più breve sino alla stazione ferroviaria. Ad avvenuto recupero del corpo da parte di uomini dei Vigili del fuoco in Legnano (Milano), con apporto di specialisti del “Nucleo speleoalpinofluviale”, l’identificazione del cadavere e la comunicazione ai familiari della vittima.