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Calcio Dna / Pari a Basilea, il Lugano reciti un «Mea culpa»

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Un punto val sempre; si tratta poi di decidere se esso sia motivo di irritazione oppure buon riscontro oppure ottimo esito, e dipende dalla qualità dell’avversario, dalla situazione in graduatoria, dalle esigenze dell’uno e dell’altro sull’istante, e da quel che abbia condotto al far maturare tale risultato. Un punto allora c’è, ma è punto da greve rammarico, oggi sulla contabilità del Lugano al 16.o impegno nel calcio di massima serie, trasferta a Basilea sotto arbitraggio di Lionel Tschudi: avanti infatti sino all’83.o, i bianconeri, sull’1-0, per la rete di Asumah Abubakar (36.o); una volta raggiunta (84.o, Arthur Cabral), squadra disposta di nuovo ad osare, Numa Lavanchy ispiratore e Christopher Lungoyi (87.o) finalizzatore; palla al centro, due schermaglie, panca ospite capace di guadagnare tempo e scostamento di assetto con l’innesto di Mickaël Facchinetti al posto di Adrián Guerrero, poi assist dalla sinistra verso il centro dell’area luganese, improvvisa conclusione di Pajtim Kasami dall’altezza del disco del rigore, corta respinta, da metri zero il 2-2 di Jasper van der Werff per un pari, come detto, denso di dispiacere. Lugano quarto ed in teoria alla piazza d’onore, media 1.5 punti per incontro, seconda difesa nel torneo; purtroppo, sventurato nel non saper cogliere un prodigio quasi manifesto.

I risultati – Vaduz-Lucerna (rinviata); San Gallo-Zurigo 2-3 (ieri); Servette-Losanna 1-1 (oggi); Basilea-Lugano 2-2 (oggi); Youngboys-Sion 2-1 (oggi).

La classifica – Youngboys 35 punti; Basilea 27; Zurigo 25; Lugano 24; San Gallo 23; Losanna, Servette 20; Sion 16; Lucerna 13; Vaduz 11 (Basilea, Zurigo, Sion 17 partite disputate; Youngboys, Lugano, San Gallo, Losanna, Vaduz 16; Servette 15; Lucerna 14).