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Calcio Dna / Lugano riagganciato allo scadere, la fuga è solo rinviata

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Desiderato e sognato, eccome, l’allungo perentorio già al primo turno della fase discendente nel calcio svizzero di massima serie, edizione 2024-2025; desiderato, sognato e per di più cullato sino a quattro minuti dallo scadere, oggi, da parte del Lugano che si ritrova ancora capolista, d’accordo, ma avendo sprecato un successo quasi messo in ghiacciaia e per di più sul Basilea che ovviamente sta correndo per il medesimo massimo obiettivo nel torneo. Accade infatti, al minuto 86, che Milton Valenzuela stenda Bénie Traoré e che Bénie Traoré si trovi nell’area del Lugano, e che pertanto sia rigore incontestato, e che sul dischetto si porti uno che raramente sbaglia e che si chiama Xherdan Shaqiri, palla dentro e 2-2 che di lì a poco sarà definitivo. Il che, anche per via di una serie di concomitanze, va a stampare una conferma dei bianconeri quali battistrada in solitaria, ma con lo stuolo degli inseguitori in modalità branco assatanato avendosi altre cinque squadre nello spazio complessivo di due lunghezze. In sostanza: due colpi fortunati di fila spostano montagne e ridefiniscono gerarchie, e di sicuro le riformuleranno da qui a due mesi e rotti, auspicabilmente in favore del Lugano benché, a titolo di esempio, la differenza-reti dei bianconeri non sia migliore rispetto a quella del San Gallo settimo in graduatoria.

Rammarico, dunque, anche ricooscendosi ai numeri (cinque tiri e sei calci d’angolo per parte, controllo-palla al 51 per cento in nome del Lugano, persino 400 passaggi riusciti su un fronte e 381 sull’altro) un equilibrio che il pareggio rappresenta come un faro lampeggiante nella notte. Gli è che, incerottato con Anton Grgic (rigore ben piazzato allo scadere del primo tempo) il “vulnus” subito al minuto 24 dal destro di Kevin Carlos Omoruyi Benjamin su imbeccata di Xherdan Shaqiri, al 53.o i bianconeri avevano messo avanti testa e cuore con una delle combinazioni che di solito ti riescono alla “Playstation” ed in allenamento ma che sul campo sembrano chimere: calcio d’angolo, palla fatta proseguire d’istinto da Milton Valenzuela e rapinata da Albian Hajdari per il sorpasso. Di pericoloso, da quel momento e sino al rigore, il Basilea avrebbe offerto un tiro sull’esterno sinistro della rete, peraltro dopo deviazione (65.o), ed una crescente attitudine al nervosismo. E peccato, peccato davvero per l’occasione inventata da Amir Saipi in favore di Renato Steffen, rilancione lungo e calibrato che avrebbe spinto l’attaccante sino alla porta; riscontrato un fuorigioco, l’unico di tutta la partita. Era l’82.o, un 3-1 avrebbe chiuso ai rossoblù ogni sentiero di speranza.

I risultati – Youngboys-Winterthur 0-0 (ieri); Sion-Grasshoppers Zurigo 0-1 (ieri); Servette-San Gallo 1-1 (ieri); Zurigo-Yverdon 1-0 (oggi); Lugano-Basilea 2-2 (oggi); Losanna-Lucerna 0-0 (oggi).

La classifica – Lugano 32 punti; Basilea, Losanna 31; Lucerna, Servette, Zurigo 30; San Gallo, Sion 26; Youngboys 24; Grasshoppers Zurigo 18; Yverdon 17; Winterthur 14.