(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.53) Chissà se è un modo per presentarsi ben infiocchettato agli occhi di Joseph Daniel “Joe” Mansueto, miliardario e filantropo che dagli uffici della “Morningstar incorporated” e dallo “skybox” del “Soldier field” di Chicago con vista diretta sui suoi Chicago Fire – no, non la serie tv; è una squadra della Major soccer league, ad allenarla è Raphaël Wicky già nazionale di Rossocrociazia – starebbe per acquisire la società da cima a fondo; sta di fatto che, partito malerrimo qual fu con turno inaugurale deficitario a domicilio, il Lugano infilò invece oggi un secondo successo consecutivo nella pedatoria massima serie di Elvezia, prima affermazione sul terreno di Cornaredo, 2-1 al San Gallo in replica del 2-0 di una settimana fa in trasferta a Ginevra contro il Servette, così stando le cose per concomitanze in essere i bianconeri figurano in terza moneta nel torneo dietro alla coppia che sta facendo filotto ed è già un bel ragionare rispetto, per dire, al Losanna incernierato sul fondo.
Sovrano il successo, sovrani nella tradizione – e per qualche verso anche connessi – gli autori dei goal, il primo latore dell’identità d’un re di Roma, l’altro in epigonico riecheggiamento del leggendario capo dei Marsi: al 16.o Numa Lavanchy per l’1-0, al 32.o Reto Ziegler per il raddoppio; giungerà nella ripresa (53.o) il riavvicinamento degli ospiti grazie a Victor Ruiz, 2-1 su rigore dopo sesquipedale consultazione del Var. Margine non granché, si dirà, ma alla valutazione complessiva è da aggiungersi anche un palo colto da Asumah Abubakar (59.o); e poi, che diamine, il cartellino racconta di due soli tiri degli ospiti in qualche misura da inquadrarsi fra i legni, e non è questo il viatico con cui puoi pretendere di recitare da protagonista, per quanto tu possa essere innamorato della palla (controllo al 57 per cento, esito poco più della virgola: suggerimento, buttare meno fiato dalla finestra e capire che dai piazzati – 12 soltanto i calci d’angolo… – si può spremere anche qualcosa di diverso dalla respinta sistematica della difesa. Cose curiose dai 90 minuti: i quattro cartellini gialli – contro nessuno – sventolati sotto occhi di soli luganesi, su un totale di 13 falli commessi, e le quattro sostituzioni contemporanee, nelle file dei sangallesi, ad inizio ripresa. Tutto sommato, ci sono stati pomeriggi peggiori; e ben venga Joe Mansueto, se porta pace e salvezza al mondo intero, o almeno al Lugano.
I risultati – Sion-Youngboys 1-0 (ieri); Grasshoppers Zurigo-Losanna 3-1 (ieri); Lugano-San Gallo 2-1 (oggi); Basilea-Servette 5-1 (oggi); Lucerna-Zurigo 1-3 (oggi).
La classifica – Basilea, Zurigo 9 punti; Lugano 6; San Gallo, Youngboys, Grasshoppers Zurigo 4; Servette, Sion 3; Lucerna 1; Losanna 0.