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Calcio Dna / Lugano, o del come liquefare due punti “in extremis”

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Passi per la stanchezza da calendario asfissiante, passi per ogni altra considerazione dovuta al fatto che chi sia chiamato a recuperare turni di campionato – ed è questa la situazione del Lugano – è spesso costretto ad inventarsi qualche slalom tra le risorse umane disponibili. Ma grida vendetta, con tutto quel che segue, l’aver oggi buttato via due punti dei tre ormai incamerati contro il Servette, recupero dellla 16.a giornata nella massima serie pedatoria, partita straordinariamente ben incanalata sin dal 18.o con il vantaggio firmato da Asumah Abubakar e gestita tra botte e botti, spesso lasciandosi l’iniziativa agli avversari, in qualche caso rimediando ad un buco di centrocampo con il fallo da spendersi pur nella pregressa consapevolezza dell’essere ineluttabile un cartellino giallo (cinque le ammonizioni rimediate), a tratti anche rinunciando a trame di gioco dilatorie sicché nel computo statistico ultimo figurerà un controllo-palla del 62 per cento da parte dei ginevrini.

Con tutto questo, e pur con tutto questo, al 90.o c’era un meritato vincitore, ed il vincitore si chiamava Lugano, per via dell’1-0 ed in ragione anche di una percepibile maggior consistenza offensiva, vedasi il lodevole attivismo di Mattia Bottani vicino al raddoppio al 71.o, e ad ogni modo saranno almeno cinque le occasioni non sfruttate dai bianconeri; dovendosi essere tassonomici, con l’aiuto di un palo e di mezza mano sinistra di Noam Baumann portiere sul rigore piazzato basso da Alex Schalk all’87.o, pallone a schizzar via e basta, suvvia, chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso. Eh, no: ultimo anfoso assalto del Servette al minuto 93, “cross” sventagliato alla sperindio dalla destra verso il centro dell’area, colpo di testa di un attaccante in direzione opposta alla porta, palla che si abbatte fortunosamente sul sinistro di Théo Valis sui 20-22 metri, pedata tipo “squibb” nel football americano sicché la sfera descrive una stupida parabola svergolata a mezz’altezza, balzella in diagonale sulla chiamata di uno smarcatisimo Alex Schalk (sempre quello di cui, già), Noam Baumann infilato ed arbitro cui resta solo il congedare le squadre. 1-1, delusione profonda, il passo del Lugano è ora pesante e c’è il rischio che l’allegra banda di Maurizio Jacobacci finisca fuori anche dal campionato degli “altri” (si vuol forse stare a discutere sul nome del vincitore nella stagione 2020-2021, visto come si è visto il margine di 16 punti tra Youngboys capofila e Basilea in piazza d’onore?). Un paio di interrogativi, ecco, è il momento di porsi, ché si fa presto a trovarsi al posto del Lucerna…

I risultati – Lugano-Servette 1-1; San Gallo-Lucerna 2-1.

La classifica – Youngboys 47 punti; Basilea 31; Zurigo, San Gallo 28; Lugano 27; Servette 25; Losanna 23; Sion 21; Lucerna 20; Vaduz 15 (Lucerna, Vaduz una partita in meno).