La premessa: infortunati Renato Steffen, Kacpar Przybylko, Shkelqim Vladi e Hicham Mahou, ed incerto Milton Valenzuela; l’immediata conseguenza: risorse disponibili in attacco, poche, dovendosi ragionare sull’esigenza di due-tre cambi dalla metà campo in su nell’arco dei 90 minuti. Ciò sapendosi e ciò considerato, apprezzabile lo 0-0 con cui il Lugano del calcio di massima serie è uscito da Sion, “in primis” difendendo il primato – ora in coabitazione plurima – e in seconda battuta tenendo a meraviglia l’iniziativa, tanto da collezionare 14 tiri (contro otto) sul fronte offensivo. Unico, marginalissimo difetto: di quei 14 tiri non uno è giunto nello specchio della porta avversaria. Direte: ma allora il Sion ha rischiato davvero di vincere? Risposta: manco per nulla. Una conclusione una, e parata da Amir Saipi.
Ciò significa, al netto dei nomi e dei più o meno meritevoli, che 9’300 persone hanno pagato oggi un biglietto per vedere 973 passaggi completati (di cui 661 del solo Lugano) e possesso-palla degli ospiti pari al 68 per cento. Sacrificati altri quattro cartellini gialli in casa bianconera: forse e senza forse non è questo l’anno per puntare alle prebende ed agli onori da “fair-play”. Per effetto dell’odierno 0-0, la sfida storica fra le due squadre si mantiene in perfetto equilibrio: 13 i pareggi, 24 le vittorie del Sion, 24 le vittorie del Lugano.
I risultati – San Gallo-Lucerna 2-3 (ieri); Basilea-Zurigo 0-2 (ieri); Grasshoppers Zurigo-Servette 2-2 (ieri); Losanna-Yverdon 3-1 (oggi); Sion-Lugano 0-0 (oggi); Winterthur-Youngboys 1-4 (oggi).
La classifica – Zurigo, Lucerna, Lugano 14 punti; Servette 13; Sion 11; Basilea, San Gallo 10; Losanna 7; Youngboys 6; Grasshoppers Zurigo, Yverdon 5; Winterthur 4 (Zurigo, San Gallo una partita in meno).