35 partite del calcio di Dna avevano detto che il Thun era salvo; alla 36.a, sorpasso subito ad opera del Sion e condanna al “barrage”. 32 partite su 36 del calcio di Dnb avevano detto che la piazza d’onore sarebbe andata al Grasshoppers Zurigo; da quel momento in poi, tutto nelle vele del Vaduz, aggancio, sorpasso e difesa della posizione. Sarebbe potuta finire lì, ed invece gli “underdog” si sono permessi qualcosa di più: vittoria (2-0) venerdì scorso contro il Thun, sconfitta stasera (3-4) nella sfida di ritorno, squadra del Principato promossa, bernesi retrocessi. Poco importa l’essere ciò avvenuto contro il senso del confronto odierno: sino a tre minuti dalla fine dei regolamentari, nonostante una prevalenza che si sarebbe infine tradotta in scarto statistico impressionante (25 tiri contro 10, possesso-palla al 62 per cento), il Thun stava soccombendo sul 2-3; all’87.o pareggio di Ridge Munsy, poi Vaduz ridotto in 10 per espulsione di Gabriel Lüchinger, disperato assalto condotto dai ticinesi Matteo Tosetti e Simone Rapp, gli ultimi ad arrendersi, e su quest’asse il sorpasso al 94.o, assist del primo per il secondo, ma null’altro.
In precedenza, vantaggio ospite con Mohamed Coulibaly (19.o), bernesi rimessi in carreggiata da un’autorete di Benjamin Büchel (41.o) ed avanti grazie a Leonardo Bertone (47.o); immediata risposta (51.o) di Mohamed Coulibaly, poi suggeritore per il 2-3 messo a segno (69.o) da Tunahan Cicek, già artefice del goal del vantaggio nella gara di andata. Fine, esultanza da una parte, depressione profonda dall’altra: parole pesantissime, e foriere di tempesta, sono comparse sul sito InterNet della società bernese a firma del presidente Märk Lüthi.