(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.58) In giornata storica per i cultori della tradizione, uscendo dal listino causa fine vita – piaccia o non piaccia, con decesso traumatico – il titolo “Credit Suisse group Ag” che figurava sul listino sin dal primo giorno nel giugno 1988, poco mosso ma positivo (più 0.23 per cento a quota 11’327.27 punti) lo “Swiss market index sul quale si è distinto l’esordiente “Kühne+Nagel international Ag”, per l’appunto in subentro a “Credit Suisse group Ag” ed oggetto di interesse come attestano il progresso nella misura del 4.91 per cento ed il ruolo da capofila. Sul podio anche “Partners group Ag” e “Compagnie financière Richemont Sa” (più 2.55 e più 2.00 per cento rispettivamente); in retroguardia “Nestlé Ag” (meno 0.49) e “Novartis Ag” (meno 0.94). Seduta atipica, quella odierna, anche per il “black-out” – da guasto tecnico, secondo versione ufficiale – che ha impedito contrattazioni e rilevamenti tra le ore 11.02 e le ore 14.02. Nell’allargato, razzi fiammeggianti sotto “DocMorris Ag” (già “Zur Rose group Ag”), in guadagno superiore al 24 per cento dopo notizie positive circa la prossima introduzione effettiva della ricetta elettronica in Germania, bacino primario dell’attività ora che è stato perfezionato lo scorporo (per cessione) delle attività su suolo elvetico.
Dalle altre piazze, con vago contributo dall’onda dell’inaspettato ribasso dei tassi in Cina: Dax-40 a Francoforte, più 0.83 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.57; Ftse-100 a Londra, più 0.32; Cac-40 a Parigi, più 0.56; Ibex-35 a Madrid, meno 0.05. Incrementi fra lo 0.52 e lo 0.75 per cento sugli indici di riferimento a New York. Cambi: 97.62 centesimi di franco per un euro, 90.48 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 23’389 franchi il controvalore teorico del bitcoin.