(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.04) Giustamente a lor parere diranno e dicono, due su tre di quelli convenuti da oggi su Davos per il “Forum mondiale dell’economia”, che nel 2023 bisogna aspettarsi una botta di recessione; si può sempre sperare che abbiano torto (del resto, tra Fed e Bce e Bns hanno sbagliato l’80 per cento delle strategie nell’ultimo triennio) e che gli indicatori così spesso citati stiano fornendo una serie di falsi positivi. Di veri e sostanziosi positivi – quasi unica in Europa – si è nutrita invero anche oggi la Borsa di Zurigo, listino primario quasi per intiero in cifra verde (unica eccezione, lo sballottatissimo “Logitech Sa”, meno 0.43 per cento), saldo finale a quota 11’435.99 punti, progresso pari all’1.29 per cento e si è pronti a mettere la firma, null’altro pretendendosi se non la spesa per l’inchiostro, se ci viene garantito un progresso nella stessa misura per ogni seduta da qui alla fine di gennaio. Per l’oggi, in posizione dominante “Partners group Ag” (più 3.50 per cento) e “Sika group Ag” (più 3.45); in retroguardia gli assicurativi. Allargato con maggiori presenze in rosso ma benevolo con “Ypsomed holding Ag” (più 9,95) per lo spunto singolo e con “Gurit holding Ag” (più 2.05) per la linea di continuità.
Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.31 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.46; Ftse-100 a Londra, più 0.20; Cac-40 a Parigi, più 0.28; Ibex-35 a Madrid, meno 0.12. Cambi: 100.21 centesimi di franco per un euro, 92.57 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin al galoppo sul controvalore teorico di 19’473 franchi circa per unità.