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Biodiversità forestale, ValleMaggia in “pole” fra i circuiti a sud delle Alpi

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Otto i circuiti definiti in territorio della Svizzera di lingua italiana, con la compartecipazione di operatori in aree specifiche, nel contesto del programma lanciato alcune settimane addietro dai vertici dell’Ufficio federale ambiente quale proposta per la conoscenza della biodiversità forestale. Le proposte (tra parentesi, gli enti cooperanti): Capriasca (“L’alberoteca” e “Museo cantonale di storia naturale”; Cevio (“Museo di Valmaggia” e “Fondazione Valle Bavona”); Faido (Comune di Faido e Dipartimento cantonale territorio); Lodano (“Centro natura ValleMaggia” e Patriziato di Lodano); Lucomagno (“Pro natura Lucomagno” e Dipartimento cantonale territorio; Monteceneri (“Federlegno.ch”); San Bernardino (Ufficio foreste-pericoli naturali, regione Grigioni centrale-Moesano); Soazza (Ufficio foreste-pericoli naturali, regione Grigioni centrale-Moesano). Lungo i percorsi, che rimarranno tracciati in piena sicurezza sino ad ottobre, sono presenti sagome in legno con riferimento ad alberi, funghi, licheni, insetti, anfibi, uccelli, pipistrelli ed altri mammiferi, tutti parte dell’enorme sistema (circa 30’000 le specie documentate) che è presente nelle foreste a sud delle Alpi. Alcune cartoline informative ed una vetrina dedicata alla biodiversità nel bosco sono proposte inoltre dai responsabili del “Museo cantonale di storia naturale”. Realizzato infine un video a carattere didattico e con finalità di promozione (“link” sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale).