“Da zero ad uno” (Mattia Bertoldi e Luca Brunoni), “Doppelgänger” (Erik Bernasconi con il “Collettivo Ghimel”), “Il covo” (Fabio Pellegrinelli), “La linea della palma” (Mattia Lento e Maria Roselli) e “M18” (Vittoria Fiumi) sono i progetti vincitori del concorso lanciato in aprile dai vertici della Rsi per potenziali autori di serie tv innovative e che siano residenti nella Svizzera di lingua italiana. 165 le ipotesi di lavoro pervenute; selezione affidata ad una giuria composta da Anouk Valerie Andaloro, Pierre-Adrien Irlé, Laura Cotta Ramosino e, per la Rsi, Alessandro Marcionni (responsabile di produzione area “fiction”) e Gea Marina-Montorfani (responsabile area acquisti “fiction”). Principale obiettivo, stando ad Alessandro Marcionni, è la produzione “nel giro di un paio d’anni” della “prima serie televisiva Rsi a diffusione nazionale e in orario di grande ascolto o di prima serata”; a fianco di ciò, “contribuire a formare una comunità di autori locali che sia pronta a lavorare, insieme con la Rsi, su futuri progetti seriali”. Agli autori, ciascuno dei quali potrà ora costruirsi un gruppo di scrittura, verranno garantite la consulenza di uno o di più “tutor” e la possibilità di partecipare a vari seminari; nello sviluppo dei progetti è previsto anche l’apporto di una società indipendente di produzione. Esito: una serie in sei episodi “che racconterà attualità, vita e realtà della nostra regione”. Nientemeno.