Home CRONACA Assaltarono i poliziotti alla foce del Cassarate: sei cretini in manette

Assaltarono i poliziotti alla foce del Cassarate: sei cretini in manette

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Dopo aver preso di mira gli ambulanzieri intervenuti per soccorrere un ragazzo rimasto ferito, tirarono sassi e calcinacci contro gli agenti sopraggiunti, tentarono di aggredirli dal fronte e dai lati, caricarono a gruppetti, in qualche caso vennero deliberatamente a contatto con le forze dell’ordine, in quella notte fra sabato 20 e domenica 21 marzo, teatro l’area della foce del Cassarate. Oltre cinque mesi sono trascorsi da quella data, e di transenna alcuni che erano minorenni hanno nel frattempo tagliato il traguardo della maggiore età, ma non si può presumere che miglior consiglio sia venuto loro; ad ogni modo, non tutti pagheranno per ragionevole impossibilità di rilevare tutti i partecipanti a quella rivolta dissennata, ma qualcuno pagherà per tutti. Per incominciare, sono sei i giovani identificati e fermati – così un’odierna noterella da ministero pubblico, magistrato dei minorenni e Polcantonale – quali “principali autori dei disordini” nel contesto dell’assembramento: trattasi di un 19enne svizzero dall’origine non precisata e residente nel Luganese, di un 19enne svizzero dall’origine non precisata e residente nel Bellinzonese, di un 19enne turco residente nel Locarnese, ed inoltre di tre 18enni, che erano per l’appunto in minore età al tempo dei fatti, ovvero uno svizzero di origini non precisate, un iraqeno ed un portoghese, residenze due nel Luganese ed una nel Locarnese.

All’identificazione dei soggetti gli inquirenti sono giunti sia per tramite delle testimonianze raccolte sia mediante accertamenti esperiti sul posto sia grazie all’analisi di filmati e fotografie. Nel contesto delle perquisizioni effettuate ai domicili degli indagati, dalle disponibilità di tre dei giovani sono emersi due “machete”, un flacone di “spray” al pepe ed un tirapugni. A vario titolo e con diversi gradi di responsabilità gli addebiti, e ce n’è per i beati: aggressione, sommossa, vie di fatto, danneggiamento, violenza o minaccia contro le autorità e contro i funzionari, impedimento di atti delle autorità, infrazione alla Legge federale sulle armi, contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, e giust’appunto – stanti gli assembramenti ed il mancato rispetto delle distanze sociali – per contravvenzione all’Ordinanza sui provvedimenti per combattere il “Coronavirus”. Inchiesta sotto coordinamento della procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis e del magistrato dei minorenni.