Occupazione media dei posti ai concerti: 72 per cento. Affluenza totale: oltre 5’000 spettatori (più cinque per cento rispetto all’edizione dell’anno scorso), suddivisi su 14 eventi. Non di soli numeri, si dirà, vive un evento culturale; ma anche di questi, rispondono dalle “Settimane musicali di Ascona”, annata numero 74 agli archivi da venerdì scorso, motori spenti tuttavia solo in parte essendo questo il momento per intrecciare primi ragionamenti in funzione dell’appuntamento del prossimo anno. In mezzo ad una miriade di momenti “forti”, da trionfo quelli che si sono fissati nella memoria in presenza di personaggi come Martha Argerich, Charles Dutoit, Francesco Piemontesi (uno che sulle rive del Verbano mosse i primi passi: qui anche quale diretttore artistico) in coppia con Renaud Capuçon, ed ancora l’“Orchestra della Svizzera italiana”, la “Chamber orchestra of Europe” e la “Finnish radio symphony orchestra”.
Sull’“alto livello qualitativo”, oltre che sul fatto che i concerti sono stati trasmessi su numerose emittenti radiofoniche in Europa, punta Francesco Ressiga Vacchini, presidente del comitato che sta a monte delle “Settimane”; una qualità che si presume confermata nella 75.a edizione dell’evento, già definita sul calendario tra mercoledì 2 settembre e giovedì 15 ottobre 2020, su presenze quali il “Giardino armonico” (per la “Missa solemnis” di Ludwig van Beethoven), l’“Orchestra filarmonica” ed il coro di “Radio France” per il “Deutsches Requiem” di Johannes Brahms, il coro “Naradowe forum muzyki” di Wroclaw, la “Philharmonia orchestra” e la “Amsterdam baroque orchestra”. Di spicco, nel programma, la replica di quello che fu il primo concerto delle “Settimane musicali” nel 1946. In immagine, Francesco Piemontesi.