Si amplia ad ovest del confine tra San Vittore e Lumino l’inchiesta della “Commissione concorrenza-Comco” su possibili accordi sugli appalti nel mondo delle costruzioni, fulcro la Mesolcina ma per l’appunto con qualche novità degna di attenzione cronistica al di qua della linea. Nel quadro dell’inchiesta aperta nell’estate 2020, come riferisce oggi una fonte dalla Comco medesima, sono emersi indizi a coinvolgimento di altre tre imprese i cui titolari avrebbero “cooperato” in coordinamento delle offerte per lavori di una certa entità e dal rilevante controvalore, di fatto fissando il prezzo effettivo cui quel particolare appalto sarebbe stato assegnato e predeterminando il nome della società vincitrice del bando; una delle aziende ha sede nel Canton Grigioni, e specificamente all’interno della Regione Moesa, mentre le altre due si trovano in Ticino. Significativo il riserbo degli inquirenti; risulta tuttavia l’avvenuta esecuzione di varie perquisizioni, con il prelevamento di materiali grazie ai quali sarebbe possibile un inquadramento della situazione al fine di stabilire se realmente gli accordi ebbero luogo, tra l’altro causando restrizioni illecite alla concorrenza.