Un problema, dagli atleti: non tutti disponibili, nemmen certo – ad oggi – il loro arrivo in Ticino. Un altro problema, dalla logistica e dai materiali: chiuse o rimaste chiuse le aziende, incerta l’effettiva disponibilità di quel che serve. Un terzo problema, dall’esigenza di rispettare e di far rispettare le nuove norme di sicurezza sanitaria; e, di pari passo, le restrizioni sul numero degli spettatori, che più di 1’000 non sarebbero potuti essere. Quanto basta e sovrabbonda per far dire agli organizzatori che no, per quest’anno il “Lugano cliff diving” viene stralciato dal calendario degli eventi estivi, e che della manifestazione si dovrà riparlare (“si dovrà”; per il “Semmai” non c’è spazio nel vocabolario) nell’agosto 2021. Nessuna opzione alternativa, nonostante vari scenari configurati in corso d’opera, è emersa nelle ultime settimane; vale il rammarico, vale il dispiacere, vale tutto quel che si voglia anche per via del fatto che il programma era stato ridefinito ed ampliato con nuove discipline e con la presenza assicurata di alcuni agonisti del circuito mondiale, ma per la terza edizione dello spettacolo di tuffi da grandi altezze i motori vengono ora messi a regime minimo, soppresse le date da venerdì 21 a domenica 23 agosto 2020, primaria ipotesi di ripristino nell’analogo “week-end” del prossimo anno. Ed in nuova ubicazione, certo, così come era previsto per questa edizione.