(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 10.21) Difficile il negarlo: per cause di cui si pretenderebbe a questo punto anche una spiegazione epidemiologica, il Ticino è investito ormai appieno dalla terza ondata del “Coronavirus”, fase spalmatasi e sovrappostasi alla coda della seconda e che sta portando a numeri preoccupanti sopra la soglia dell’atteso. Di due altre vittime si deve infatti riportare notizia sul transito da ieri all’alba di oggi; i decessi salgono dunque a quota 965 da martedì 10 marzo 2020, 965 di cui 350 nella prima ondata, 608 nella seconda e sette, purtroppo, negli ultimi otto giorni. 75 in più i casi riscontrati nello spazio di 24 ore, in linea pertanto con i 72 dell’altr’ieri e con i 73 di ieri; nel periodo degli otto giorni siamo a 567 contagiati, per un totale di 28’756; sempre con evidenza limitata al “Coronavirus”, cresce anche il numero di letti occupati in strutture nosocomiali, cinque ingressi a fronte di tre dimissioni, 65 i ricoverati e di loro sette versano in reparti di terapia intensiva.
Secondo valori attestati per giovedi 11 marzo, all’otto per cento si situa l’incidenza dei positivi sul totale di tamponi effettuati e verificati in laboratorio sullo spazio di una giornata. Cifre in forte ascesa, infine, per quanto riguarda i soggetti posti in isolamento (434) e soprattutto quelli ristretti in quarantena (713). Nessun aggiornamento è disponibile circa il procedere della campagna di vaccinazioni: a tutto mercoledì 10 marzo erano 48’259 le dosi somministrate, con 21’757 persone già giunte alla conclusione del trattamento e 4’745 persone al traguardo della prima dose. Permane il quadruplo zero (niente nuovi contagi, niente ricoverati, niente malati, niente decessi) nel sistema delle residenze per anziani.