Home GRIGIONI ITALIANO Mesolcina stroncata dal maltempo: alluvioni, rovine, sgomberi, dispersi

Mesolcina stroncata dal maltempo: alluvioni, rovine, sgomberi, dispersi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 11.20) Notte di paura, di voci, di lotta contro gli elementi della natura e di vigorosa e straordinaria resistenza umana è quella da cui sono stati accompagnati i residenti in gran parte della Mesolcina, dove dal tardo pomeriggio di ieri, sull’intensificarsi delle piogge, erano stati registrati straripamenti in serie, con fenomeni alluvionali che hanno causato devastazioni a stabili ed infrastrutture. E vi è da temere per la vita di tre persone disperse in territorio comunale di Lostallo, frazione Sorte, luogo tra i più flagellati dal maltempo; si tratta di una coppia di anziani e di un uomo la cui moglie, anch’ella a lungo irreperibile, intorno all’alba è riuscita a prendere contatto con i servizi di emergenza chiamando con il cellulare e permettendo ai soccorritori di raggiungere la zona e di rimuovere le macerie sotto cui la donna era semisepolta; riscontrati traumi dalla media gravità, disposti l’elitrasporto ed il ricovero al “Civico” di Lugano. In salvo anche due agenti della Polcantonale Grigioni il cui veicolo di servizio è stato travolto dall’improvvisa ondata alluvionale: tempestiva ancorché inevitabile la decisione di abbandonare il mezzo, poi individuato da terzi ed ancora con le luci prioritarie accese. Constano inoltre decine di interventi per necessità di sgombero forzato e la perdita di alcune strutture abitative i cui proprietari ed inquilini sono stati poi assistiti da personale sanitario e da operatori della Protezione civile ed alloggiati provvisoriamente in strutture deputate.

“Focus” sulle emergenze – Sul rapido peggioramento delle condizioni meteorologiche (l’allarme inondazioni è scattato invece attorno alle ore 20.00, preceduto dall’allerta maltempo a livello quattro) era stato attivato un dispositivo di emergenza sotto conduzione e coordinamento dei vertici della Polcantonale Grigioni, primo referente il comandante William Kloter responsabile per la Regione Mesolcina, e con la compartecipazione delle organizzazioni in luce blu, dai Corpi pompieri ai servizi di assistenza sanitaria, oltre ai sindaci dei Comuni interessati ed agli operatori degli Uffici tecnici comunali. Con il trascorrere delle ore, e grazie anche all’incrocio delle informazioni via via giunte dai responsabili dei vari presidi, incomincia anche a prendere forma un quadro generale dal comune denominatore, ovvero precipitazioni calamitose (valga il riscontro per Grono: oltre 123 litri di acqua per metro quadrato nel volgere di 24 ore, è un dato da media mensile) cui sono conseguiti allagamenti e superamenti dei livelli arginati delle rive tanto per la Moesa quanto per vari suoi affluenti. In territorio comunale di Mesocco, primaria zona di intervento dei soccorritori è la frazione Deira, con sgomberi di persone ed animali. Di Lostallo si è detto: qui vari residenti in frazione Sorte sono stati costretti a lasciare le abitazioni, qui consta la perdita di numerosi veicoli trascinati via dalla corrente o danneggiati da parti di vegetazione e detriti; tre stabili sono stati demoliti dall’azione congiunta di acque, fango, massi e tronchi d’albero, tutti provenienti dal costone montuoso a sinistra rispetto al villaggio dopo lo straripamento di un torrente ingrossatosi, per una massa di materiali stimata in 7’000 metri cubici; la scarica di detriti si è abbattuta inoltre a distanza di pochi metri da un altro edificio utilizzato come casa di vacanza e nel quale si trovava una coppia rimasta dunque illesa; circa 20 le persone per il cui trasferimento in luogo sicuro sono stati fatti intervenire elicotteri della “Rega”. Sempre in Comune di Lostallo, frazione Cabbiolo, invase da fango alcune strade; allagamenti sono registrati ai piani inferiori – livelli zero e “meno uno” – di abitazioni ed insediamenti produttivi. Problematiche le ricognizioni nelle aree in cui è venuta a mancare la distribuzione di energia elettrica. Le ricerche, oltre che da effettivi sul campo e con il concorso di privati cittadini, sono condotte anche con l’ausilio di unità cinofile e di droni.

Un territorio spezzato – Drammatica la situazione dei collegamenti viari: interrotte in più punti a partire dalle ore 20.29, e dunque intransitabili, sia la A13 sia la Cantonale H13 (“Strada italiana”). Stato dell’arte secondo il riepilogo formulato durante una conferenza-stampa indetta per le ore 9.00 di oggi ed alla quale hanno preso parte il citato William Kloten per la Polcantonale Grigioni, Giovanni Cadlini quale comandante il Corpo Pompieri Bassa Mesolcina, Nicola Guidicetti nelle funzioni di sindaco di Lostallo e Marco Fioroni quale direttore dell’“Ufficio federale strade-Ustra”: l’autostrada è chiusa al traffico (barriera artificiale imposta) a partire da Roveredo ed interrotta fisicamente (crollo) a partire dalle propaggini a sud dell’abitato di Soazza, località Boffalora, per cedimento di un tratto di carreggiata sulla lunghezza di 150-200 metri (una valutazione precisa circa l’entità del problema sarà possibile solo dopo accesso alla zona); l’erosione del manufatto e del sedime sottostante è conseguenza dello straripamento esplosivo – una vera e propria massa liquida spostatasi compatta ed all’improvviso verso l’alto – della Moesa il cui letto non ha potuto contenere la furia delle acque e dei materiali portati da un riale affluente. Timori anche per la situazione del punto di aggancio del viadotto corrispondente, in questo caso a nord del manufatto devastato; analoga, pur con minor evidenza dei danni, la situazione per quanto riguarda la H13. Di fatto, al momento, non esiste un collegamento viario diretto ed a transito coerente sino al San Bernardino ed oltre; come da elenco pubblicato sulle pagine ”Infostrada”, servizio fornito a cura dei responsabili della Polcantonale Grigioni e dell’Ufficio tecnico cantonale e che viene via via aggiornato, N13 chiusa tra Roveredo e San Bernardino in Comune di Mesocco, H13 chiusa da San Bernardino in Comune di Mesocco sino a Rheinwald frazione Hinterrhein, H13 chiusa da Mesocco a Grono e senza deviazione. A ciò si aggiunge, come qui anticipato iersera su informazioni da fonte locale, il blocco (e senza deviazione) tra Buseno e Rossa lungo la Strada della Calanca. Possibili ancorché parziali riattivazioni dei transiti sono da prevedersi non prima delle ore 12.00 di oggi, sabato 22 giugno, dovendosi in prima istanza disporre di una mappatura credibile circa numero ed entità degli smottamenti e delle frane; obiettivi di breve termine sono la riapertura della A13 – sul lato verso il Canton Ticino – sino allo svincolo per Lostallo e la formazione di un percorso carrabile, fuori dal sedime autostradale, sino all’abitato di Mesocco.

L’assistenza – Ampia disponibilità di ricoveri provvisori, con servizi di assistenza medica e di approvvigionamento alimentare, è garantita sia al “Centro sanitario Moesa” in Roveredo (riservata la sala polivalente) sia all’unità della Protezione civile sia in strutture comunitarie come le palestre (a Roveredo, a Mesocco ed a Lostallo). In campo con copertura zero/24 al massimo livello di priorità, e questo sin dal pomeriggio di ieri per prefigurazione dei potenziali scenari da alluvione, restano gli specialisti del “Servizio ambulanza Moesano”. Per quanto riguarda Lostallo, in appoggio anche unità dalla centrale “Ticino soccorso 144” con allestimento di un posto avanzato ed attrezzato.