Bisognerà essere pazienti, diciamo almeno sino al pomeriggio di domani fatti salvi gli spifferi che ogni tanto scappano dai corridoi di Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, per sapere quale futuro si stia disegnando – perché a questo punto non è più questione di fare o non fare – circa la “vexata quaestio” del collegamento stradale veloce sull’asse A2-A13. Domani pomeriggio, perché con cortese fermezza a quel momento Claudio Zali consigliere di Stato ha rinviato i cronisti doverosamente curiosi circa l’esito della sua odierna trasferta a Berna, meta l’Ufficio federale strade, interlocutore quell’Jürg Röthlisberger che dell’Ustra è direttore. Vari i temi all’ordine del giorno, recita una nota ufficiale, ma chissà perché tutto punta verso quel progetto, oggetto peraltro anche delle conversazioni intercorse fra alcuni rappresentanti del Governo cantonale e la consigliera federale Simonetta Sommaruga durante la comparsata di quest’ultima dalle parti di Bellinzona, quartiere Camorino, a fine agosto; in linea di massima, l’incontro odierno sarebbe stato “positivo” e tale da aver garantito a Claudio Zali “i chiarimenti richiesti”. Presi gli appunti, il consigliere di Stato avrebbe dunque deciso di parlare prima di tutto con i colleghi in Governo e con i membri della Commissione gestione-finanze del Gran Consiglio. Info, raccolta di pareri, analisi rapida; e poi? In immagine, Claudio Zali.