Ajoie confermato nella massima serie, LaChauxdeFonds campione della cadetteria ma senza il premio del salto di categoria. Si chiude così, come se nulla fosse stato, il tempo del “barrage” tra National league e Swiss league dell’hockey nazionale: al sesto confronto, quarta vittoria di fila per i giurassiani dopo che gli “underdog” erano riusciti a trovare un doppio vantaggio nella serie al meglio delle sette partite; si chiude con un 3-2 in trasferta, ennesimo margine risicato in un ciclo nel quale quattro incontri si sono conclusi con il minimo scarto e le altre due sfide sul 4-1 speculare, un’affermazione per parte. Di più, si chiude con un mezzo suicidio della ChauxdeFonds, di nuovo dominante sul ghiaccio (48 tiri contro 33) ed avanti per 2-1 ancora a 205 secondi dall’ultima sirena, Stefan Rüegsegger al 21.49 e Kyle Topping al 51.52 i marcatori in risposta al “power-play” convertitol da Ian Derungs dopo 4.32 della prima frazione: minuto 56.36, pareggio di Guillaume Asselin, canadese a lungo criticato ma pur sempre capace di mettere il timbro nel momento dell’estremo bisogno; minuto 57.48, sorpasso grazie a Jerome Gauthier-Leduc, il ticinese Matteo Romanenghi quale ispiratore e uomo-assist.
Un soffio, un soffio per cambiare tutto e per restituire all’Ajoie quella speranza che solo Julien Vauclair alla transenna era riuscito a conservare, non per mestiere ma per “il” mestiere, ché dall’esperienza si cava spesso fuori quanto i garretti non sanno più dare. Tutto ciò in una serata dalla quasi maniacale attenzione a non concedere superiorità numeriche (quattro penalità minori contro cinque), nella quale entrambi i portieri si sono distinti (tra l’altro, sia Viktor Östlund sia Tim Wolf hanno messo a referto un assist personale) ed in cui tutte e due le squadre si sono sacrificate all’estremo, trovandosi non di rado sulle ginocchia per via della stanchezza. Di nervi, quando si è trattato di osare, è venuto fuori l’Ajoie; nulla di più, nulla di meno, 4-2 da 0-2, c’è chi sa farlo e chi no. Ed ora, per quel che s’ha da capire, prepariamoci alla volata per il titolo: ServetteGinevra e BielBienne sono lì, pronti a tirarsi i capelli.