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Italia: elezioni regionali in Lombardia e Lazio, Centrodestra trionfante

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.30) Lunedì da tregenda elettorale per il Sinistracentro italiano causa esito delle Regionali parziali: il Centrodestra (Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia quali perni politici) fa doppietta confermando Attilio Fontana da Varese alla guida della Regione Lombardia e, nella figura del romano Francesco Rocca, strappando la Regione Lazio al citato Sinistracentro, che era rappresentato “ad interim” da Daniele Leodori, vicepresidente, dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti per incompatibilità di cariche. L’evidenza principale, sulla scorta sia degli “exit poll” sia delle proiezioni, è data dall’entità del successo di entrambi i candidati del Centrodestra: pur essendo garantita la vittoria in presenza anche di un solo voto in più (niente “quorum”, niente doppio turno con ballottaggio), sia Attilio Fontana sia Francesco Rocca stanno viaggiando sopra la soglia del 50 per cento dei consensi su “exit poll” e proiezioni (51.5 e 54.3 il primo, 52.5 e 52.9 il secondo), maggioranze assolute che avrebbero per l’appunto spedito sul binario morto anche un eventuale spareggio se esso fosse stato contemplato; persino più significativi, peraltro, i primi riscontri dallo spoglio delle schede, spoglio apertosi alle ore 15.01.

Delusione profonda, di conseguenza, per i concorrenti in realtà mai entrati in gioco, aspetto quest’ultimo che dovrebbe indurre anche a qualche riflessione sia sulla scelta dei candidati sia – e soprattutto – sui temi su cui sono state costruite le campagne elettorali. In Lombardia, Francesco Maiorino (Sinistracentro più “Cinquestelle” in alleanza elettorale) giungerà secondo con scarto di circa 20 lunghezze (miglior attestazione attribuita al momento: 35.0 per cento), mentre la terza moneta andrà a Letizia Moratti Brichetto Arnaboldi, la cui “Civica” – denominata anche come “Terzo polo”, cioè “Azione” più “Italia viva” più una lista personale – faticherebbe a stampare una doppia cifra (9.8 per cento al momento); irrilevante l’1.4 per cento attribuito a Mara Ghidorzi, candidata di bandiera per l’“Unione popolare” sorta dall’alleanza tra “Rifondazione comunista”, “Potere al popolo”, “Manifesta” e DeMa). Quanto al Lazio, dove tra Sinistracentro e “Cinquestelle” non vi è stato patto leonino, intorno al 32.0 per cento si piazza Alessio D’Amato – che della Giunta condotta da Nicola Zingaretti era stato assessore – mentre Donatella Bianchi, per l’altro schieramento, spunta un 12.5 per cento circa. In netto calo l’affluenza: 40 per cento circa secondo dati provvisori, con margine a favore della Lombardia (41.67 per cento) rispetto al Lazio (37.20 per cento).

I risultati ufficiali, che in ogni caso costituiscono motivo di rafforzamento nel consenso per il Governo nazionale, saranno disponibili non prima dell’alba di domani. Su una proiezione secondo le liste di partito (era tra l’altro ammesso il voto disgiunto), primo partito è Fratelli d’Italia (25.6 per cento in Lombardia, 31.2 per cento nel Lazio) ed in seconda moneta, tuttavia con un solo quinto dei consensi, il Partito democratico. Nella foto, a sinistra Attilio Fontana, a destra Francesco Rocca.