Prendi il treno, prendi il treno, prendi il treno: mai mantra fu ripetuto, con cotanta ossessività, più ch’ai nostri giorni. Poi accade che in un lunedì ogni miglior proposito vada in fumo, così come l’appuntamento preso o l’impegno assunto (ufficio, scuola, fabbrica che sia), e che i pendolari rimangano secchi senza servizio e stecchiti per il freddo, metaforicamente a cavalcioni dei binari. Esperienza di molti, tra cui due giovani ticinesi, stamane in stazione Fs a Luino, dove il convoglio direzione Gallarate – in prosecuzione di relazioni dalla Svizzera via dorsale del Gambarogno – delle ore 6.45 ha deciso autonomamente di inchiavardarsi alle rotaie rifiutandosi di prendere la via verso sud: dunque soppressione della corsa, rinvio dei viaggiatori a successivo convoglio definito in modo tale da fermarsi ad ogni stazione; in assenza del cosiddetto “materiale corrispondente”, cioè di motrice e binari, niente corsa delle ore 8.19 da Gallarate verso Luino e niente corsa delle ore 8.05 da Milano stazione Porta Garibaldi. Disposto il temporaneo trasferimento dell’utenza su vettori del servizio su gomma.