Largamente preceduta da fonti di stampa, le cui notizie vengono confermate nella sostanza e con l’aggiunta di alcuni elementi, l’informativa dei vertici della Polcantonale circa l’episodio occorso nella notte fra venerdì 7 e sabato 8 ottobre alla rotatoria (“rotonda”) di piazza Castello in Locarno, dove un giovane è stato aggredito con pugni, lancio di pietre e colpi di “skateboard” usato a mo’ di clava come dimostrato da un video giunto nelle disponibilità del “Giornale del Ticino” (e, pare, di altre testate). Lo stesso filmato, come si apprende ora, era stato trasmesso alla “Centrale comune di allarme-Cecal” poco prima delle ore 22.00 di ieri, martedì 11 ottobre, non reso noto il nome di colui o di colei che materialmente ha realizzato e diffuso il materiale. L’identità della persona rimasta a terra dopo l’aggressione – che nel comunicato-stampa viene singolarmente derubricato a “lite”: le immagini suggeriscono invece un’azione compiuta dal branco contro un singolo – è stata rapidamente riscontrata: trattasi di un 26enne originario dello Sri Lanka, dimorante nella Svizzera di lingua tedesca e richiedente l’asilo. Nessuna nuova viene fornita circa le condizioni di salute del giovane ed a proposito sia delle cause dell’assalto sia della presenza del 26enne in Ticino. In corso accertamenti in ragione dell’esigenza di identificare chi abbia partecipato all’aggressione e chi abbia fiancheggiato gli autori di tale atto, non dovendosi trascurare poi eventuali omissioni – anche da parte di terzi – nel portare soccorso al 26enne rimasto riverso sul sedime della “rotonda”.