Oh, beh: è uno di quei Tizi che, per la piena soddisfazione del cliente e per incrementare il giro dei contatti perché senza dubbio Caio parlerà bene di Tizio medesimo a Sempronio, e da cosa nasce cosa; non sei tu consumatore a dovermi cercare, verrò io a cercare te, servizio a domicilio o meglio ancora in luogo pubblico nel quale non si dia nell’occhio. Questo pensava e credeva il 21enne che domenica scorsa, in fregio all’ultima giornata del “Sun valley festival” ed all’esterno del complesso allestito a Serravalle frazione Malvaglia, è stato intercettato dalle forze dell’ordine nel corso di uno specifico servizio di prossimità predisposto di concerto tra Polcantonale, Polintercom Tre valli e Polcom Bellinzona: magari gli occhi degli agenti sono da 10 decimi con lode, magari Tizio si era male allenato nel gioco di prestigio del far passare la dose con una stretta di mano, sta di fatto che bastò un movimento sospetto in presenza di altro soggetto e tac, fine delle attività commerciali, fine del ciclo da proventi che fanno tintinnare la cassa, fine del progetto da “miniboss” con futura rete di operatori gestiti via telefono, fine dei sogni di gloria ed inizio dei problemi. Tanti: sul 21enne, cittadino svizzero dall’origine non precisata e con domicilio nel Bellinzonese, si è infatti appuntata l’attenzione circa il ruolo da lui avuto in compravendite di cocaina e di sostanze sintetiche stupefacenti; nel “dossier” aperto davanti alla procuratrice pubblica Marisa Alfier figurano addebiti per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, e ciò sulla scorta dell’emergere di oltre un migliaio di franchi in contanti e di un piccolo quantitativo di metanfetamine durante la perquisizione personale del giovane. Ma di sicuro ci sarà una spiegazione logica, vero…