“Just black” è il suo marchio di fabbrica e di azienda, cioè di studio, trattandosi d’un architetto; “Just black” è anche lo pseudonimo con cui firma opere stabili o occasionali, nel senso che di esse è manifesta la permanenza relativamente breve. Proprio al tema dell’“Arte effimera”, quella che prende forma in riva ad un fiume o in una radura o all’ingresso in un bosco grazie ai materiali raccolti sul posto e che è destinata ad “illuminare” un breve periodo di tempo, è dedicata la mostra – una prima assoluta – dell’architetto Michel Kehl, in proposta sino a fine giugno negli ambienti del “Ristorante ValleMaggia” a Locarno (via Bartolomeo Varenna 1). Rappresentate, in particolare, varie opere che Michel Kehl – 49 anni, formazione quale disegnatore edile, laurea in architettura nel 2000, esperienze professionali tra Madrid, Basilea e Ticino dal 2006 – ha ideato lungo i corsi della Maggia e della Melezza, avvertendo “un forte legame con i travolgenti paesaggi fluviali che ci invitano a rinfrescarci in estate, a ricaricare le batterie, a rallentare ed a meditare”. Pura “land art”, insomma, che si completa grazie al contesto. Per giorni ed orari di visita contattare la sede della mostra. In immagine, Michel Kehl.