Una dose è approccio; due dosi (o una dose dopo guarigione) costituiscono trattamento; ma dopo il trattamento – che è da considerarsi come una “immunizzazione di base”, o almeno così raccontano ora dalle parti della “Swissmedic” – bisogna sottoporsi anche al richiamo. Che l’autorità politica e quella sanitaria vogliono chiamare “booster”, e passi anche se la definizione è tutt’altro che precisa; sta di fatto che richiamo sarà, mentre ancora un terzo dei cittadini non è arrivato alla fine della seconda fase ed una bella quota si astiene dall’approdare alla prima, per quanti si trovano in fascia di età non più tenerissima, valendo il discorso sui soggetti dai 65 anni in su. In prima battuta, stanti esigenze di gradualità, percorso aperto a quanti hanno compiuto 75 anni e più purché abbiano completato il percorso precedente (doppia somministrazione o singola somministrazione dopo guarigione dal “Coronavirus”) da almeno sei mesi. Le dosi di richiamo saranno somministrate nelle strutture a Mendrisio (Centro protezione civile “Canavée”, via Giuseppe Buffi 8), Lugano quartiere Breganzona (sala parrocchiale, via Dottor Giovanni Polar 35), Capriasca quartiere Tesserete (Centro protezione civile, via Alla Chiesa), Ascona (Centro protezione civile, viale Stefano Franscini 5), Bellinzona quartiere Giubiasco (“Mercatol coperto”, viale 1814 3) e Biasca (stabile ex-“Nickelmash”, via Industria 12). Prenotazioni “online” (sito InterNet www.ti.ch, pagina “Vaccinazione”) o via telefono (numero “verde” 0800.128128, tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 17.30), con facoltà di scelta per quanto riguarda giorno ed ora dell’appuntamento.