Potrebb’anch’esser questione meramente tecnica, cioè funzionale ad una ristrutturazione interna per area tematica; ma un dubbio sorge, in seno al gruppo granconsiliare Udc, sembrando l’operazione – oh, è un’opinione – un arzigogolo e per di più quel tipo di arzigogolo che, in ultimo, andrebbe a premiare una sola persona. Sotto la lente, come da odierna interrogazione al Consiglio di Stato, la nascita di una sezione-omnibus in seno al Dipartimento cantonale territorio: si chiama “Biodiversità e natura”, e di fatto congloba Ufficio natura-paesaggio (in arrivo dalla Sezione sviluppo territoriale), Ufficio educazione ambientale (“new entry”, è la ridefinizione del futuro già Ufficio coordinamento-informazione), Ufficio caccia-pesca, area deputata alle Isole di Brissago e financo il “Museo di storia naturale”; se proprio si vuol vedere, acquartieramento di varie milizie in unico campo, per certi versi sulla falsariga di quel che consta a Berna in sede di Ufficio federale ambiente; e ci starebbe anche, fanno capire gli autori dell’atto parlamentare (Daniele Pinoja primo firmatario), se non si insinuassero una perplessità di forma ed una perplessità nella sostanza.
Transléscion: a) perché zero pubblicità a tale innovazione (“L’hanno fatta passare in sordina, solo sul bollettino ufficiale”)?; b) non è che per caso questo “sia l’ennesimo tentativo di far passare sottobanco qualche nomina di funzionari interni”, funzionari che – e citiamo – “nonostante la mancanza di formazione specifica e di competenza sui temi” taluno intenderebbe promuovere a ruoli dirigenziali? Motivi addotti: primo, “(…) il concorso per il ruolo di caposezione è stato aperto unicamente all’interno dell’Amministrazione cantonale e non sul portale ufficiale dei concorsi cantonali”; secondo, la classe salariale attribuita al futuro caposezione si collocherebbe ai massimi gradi, cioè al livello 15, con netto margine rispetto ai salari attribuiti ad “altri capisezione di lunga data”.
Nel mezzo ci sarebbero inoltre mugugni da parte di alcuni funzionari dirigenti dello stesso Dipartimento cantonale territorio, con tanto di posizione espressa per iscritto all’indirizzo dei superiori, non essendo da tutti condiviso “il nuovo assetto proposto”. Del che, in verità e per motivi autoesplicantisi senza bisogno di troppi ragionamenti, s’ha poco da preoccuparsi. Magari, ed ecco, fra le 11 domande poste nell’interrogazione una merita chiarimento sui due piedi: come mai i termini di partecipazione al concorso sono stati fissati in soli 10 giorni, e per di più in pieno periodo estivo?