All’arrivo delle forze dell’ordine, gran parte dei circa 300 presenti ha tentato di darsi alla fuga: operazione doppiamente inutile, “in primis” perché l’intera area era circondata e le uscite erano tutte presidiate, in seconda battuta perché in mezzo agli avventori si erano mescolati alcuni agenti e quanto stava accadendo era ormai fatto acquisito per presa visione e per documentazione filmata. “Blitz” dai grossi numeri quello messo a segno nella notte tra venerdì e sabato scorsi al “Wood club” di Appiano Gentile (provincia di Como): un bar, che come tale era regolarmente aperto nel rispetto delle regole adottate in funzione anti-“Coronavirus”, ma con il trucco, dal momento che la parte interna era stata trasformata in una discoteca dalla notevole capienza e con pista da ballo e luci stroboscopiche; e lì, al di là dell’essere le discoteche ancora “off limits” proprio per la normativa in materia di pandemia, l’uso delle mascherine ed il distanziamento sociale erano un “optional”. Alla resa dei conti, tutto abusivo: gli addetti alla sicurezza, la struttura, l’esercizio dell’attività di discoteca; al titolare del bar sono state inflitte sanzioni per un cospicuo numero di violazioni, non ultimo il fatto che all’improvvisata sala da ballo era dato accesso con pagamento in contanti ma senza biglietto d’ingresso. Il “Wood club” è stato chiuso per cinque giorni; alla competente Procura della Repubblica le informazioni sugli aspetti penalmente rilevanti; l’eventuale sospensione della licenza sarà trasmessa agli uffici del Comune di Appiano Gentile.