Due persone, a quanto pare riconducibili alla sedicente “area antagonista”, sono state identificate ed arrestate nel corso della notte in quanto responsabili della violazione dei sigilli a vincolo del sedime su cui insiste parte dell’ex-“Macello” di viale Cassarate 8 a Lugano, struttura già sede delle attività del “Centro sociale il Molino” e che nelle prime ore di domenica 30 maggio venne parzialmente demolita con intervento di ruspe su ordine dell’autorità municipale. Come già riferito ieri in cronaca, lo sfondamento delle transenne e l’abbattimento di una recinzione erano giunti al termine di una manifestazione originatasi fra piazza Della Riforma e piazza Alessandro Manzoni ed alla quale presero parte fra le 200 e le 350 persone secondo i diversi momenti (riunione a carattere assembleare, corteo sin sotto le finestre dell’abitazione di Marco Borradori sindaco di Lugano, traslazione sul lungolago e poi davanti al casinò, infine nuovo spostamento proprio all’ex-“Macello”); alcune decine le persone introdottesi illegalmente nell’area, che limitatamente a quanto occupato dalle macerie ed alle immediate pertinenze era stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria per esigenze di carattere istruttorio. L’întervento di effettivi della Polcantonale è stato sufficiente per neutralizzare le frange più violente; la posizione dei due soggetti messi in manette viene vagliata in queste ore, e verifiche vengono esperite anche su altri individui la cui identità è nel frattempo stata accertata. Da prevedersi atti istruttori anche nelle prossime ore.