Home CRONACA Vaccinazioni anti-“Coronavirus” in Ticino, il mistero delle 15’000 dosi “scomparse”

Vaccinazioni anti-“Coronavirus” in Ticino, il mistero delle 15’000 dosi “scomparse”

418
0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 14.17) Lieve aumento nel numero dei nuovi contagi (62 nell’arco delle 24 ore, 4’261 nel contesto della terza ondata ossia da venerdì 5 marzo, 32’450 in totale) e marginale ma gradito decremento nel numero dei posti-letto occupati (ora sono 57, per effetto di cinque dimissioni a fronte di due soli ingressi in strutture nosocomiali) i parametri di riferimento sul fronte covidiano, in Ticino, nel passaggio da ieri all’alba di oggi. Sempre preoccupante l’incidenza dei ricoverati (12, oltre un quinto sul totale) in reparti di terapia intensiva. Fermo a quota 991 nomi, di cui 33 nell’ultima fase, l’elenco dei deceduti. All’altr’ieri, 333 le persone in isolamento e 618 quelle in quarantena; sempre su indicazione al quattro per cento (ma con soli 207 tamponi effettuati e sottoposti a controllo in laboratorio) il tasso di positivi riscontrati nei “test” in una singola giornata (riferimento: domenica 2 maggio).

Distonico e non spiegabile, se non con un errore nella trascrizione di dati precedenti o di dati aggiornati, lo stato dell’arte sulle vaccinazioni effettuate: ferma restando la quota di coloro che sono giunti a completare il trattamento, e trattasi del 12.9 per cento della popolazione ossia più di un soggetto ogni otto, 134’905 risultano oggi le dosi somministrate nel complesso; la cifra viene a smentire il progresso dichiarato appena ieri, e sempre con cedolino stampato a domenica 2 maggio, quando fu attestata l’avvenuta somministrazione di 150’400 dosi. Inspiegabile e non spiegata – anzi. non consta nemmeno un accenno – dai vertici del Dipartimento cantonale sanità-socialità l’improvvisa manifestazione di tale discrepanza, così come non trova riscontro l’esigenza di un chiarimento circa la dimensione (10.30 per cento) dello scarto: all’appello mancano infatti 15’495 dosi che in attestazione precedente risultavano essere state regolarmente somministrate. Non è questa l’unica distonia nel complesso delle informazioni messe a disposizione dei cittadini: nell’aggiornamento alle ore 8.00 di stamane sono infatti scomparsi sia la facoltà di prenotarsi al futuro Centro vaccinazioni in Capriasca frazione Tesserete (sede identificata: struttura della Protezione civile) sia le cifre pertinenti alle prenotazioni già in essere, 55 all’altr’ieri e 58 a ieri; forse per problemi legati all’organizzazione del servizio, sull’“online” campeggia ora la sola indicazione secondo cui gli appuntamenti saranno “disponibili” da martedì 11 maggio, che è peraltro il giorno fissato per l’apertura. Lista in rapido accorciamento, nel frattempo, per quanto riguarda le altre unità: 840 persone a Bellinzona quartiere Giubiasco (“Mercato coperto”, vaccino “Pfizer-BionTech”); 1’028 a Locarno (“Palazzetto Fevi”, vaccino “Moderna”); 1’626 a Lugano (“Padiglione Conza”, vaccino “Moderna”); 1’269 a Mendrisio (“Mercato coperto”, vaccino “Moderna”). In tutte e quattro le realtà, tra l’altro, le prenotazioni per appuntamenti sono bloccate sino a domenica 16 maggio.

Al quadruplo zero, in ultimo, i riscontri che provengono dal sistema delle residenze per anziani. Nella composizione fotografica ManBer-“Giornale del Ticino”, l’attesa davanti al Centro vaccinazioni a Locarno.