Tempi non propriamente definiti – in una nota-stampa da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona è stato fatto cenno a “prospettive per le prossime settimane”: urgono Avemarie e Paternostri al fine di rendere concreta tale dichiarazione fideistica – circa le massicce forniture di vaccino che in funzione anti-“Coronavirus” dovrebbero calare sul Ticino, anche in risposta alle invocazioni di Norman Gobbi che, da cittadino e da presidente dell’Esecutivo cantonale, non più tardi dell’altr’ieri rese chiaro via “Facebook” il pensiero comune (“La Confederazione continua a chiedere ai Cantoni di aumentare le vaccinazioni, ma poi non garantisce gli approvvigionamenti di vaccino… I Cantoni si organizzano e sono pronti, la Berna federale non fornisce, la popolazione è pronta ma deve attendere: male, malissimo…”). E tuttavia, dandosi per buono l’annuncio, un piccolo progresso viene compiuto: grazie a tali forniture, infatti, risulterà possibile lo svolgimento delle vaccinazioni agli operatori nel mondo sanitario o, per meglio dire, a quello che è il prossimo gruppo previsto secondo pianificazione cantonale, e per l’appunto trattasi del personale sanitario e di assistenza in contatto diretto con i pazienti “nell’àmbito delle cure, dei trattamenti e dell’assistenza”. Trattasi, a misura grossa, di circa 12’000 soggetti, e per loro sono stabilite due modalità distinte: chi lavora nelle strutture ospedaliere sarà vaccinato sul posto, mentre agli altri operatori sanitari attivi in contesto ambulatoriale è data facoltà immediata di mettersi in lista di attesa nei quattro centri cantonali dove, al momento, è in corso la vaccinazione degli “Over 65” (di transenna, adesione nella misura di oltre il 70 per cento da parte di questo segmento della popolazione ticinese).
In ordine cronologico, dunque, il personale sanitario attivo all’interno dei nosocomi godrà di un’effettiva corsia preferenziale: stante la rapidità nella raccolta dell’adesione dei collaboratori all’interno degli ospedali e delle cliniche, e d’intesa con il farmacista cantonale, la campagna ha inizio oggi, lunedì 19 aprile. Gli appartenenti all’altra categoria, una volta registratisi, rimarranno in linea per l’assegnazione di un appuntamento. A questo proposito, condizione vincolante è l’essere in possesso del formulario di comprova dell’appartenenza alla categoria professionale; il modulo è scaricabile dal sito InterNet dell’Amministrazione cantonale e sarà da presentarsi al momento della vaccinazione (per ragioni pertinenti agli afflussi rilevati, consigliabile l’iscrizione per il centro vaccinazioni di Locarno o per quello di Mendrisio, dove in generale sussiste minor richiesta e quindi risultano più brevi i tempi di attesa).