Sconfitta secca e discesa al quarto posto in graduatoria, cioè virtualmente fuori dal giro dei piazzamenti che valgono l’accesso a competizioni europee, nella domenica pedatoria del Lugano che, al cospetto dello Youngboys in cerca dell’aritmetica certezza del titolo, non poco ha fatto al fine di regalarsi dolori e di premiare i bernesi, da stasera – e con anticipo di sette turni rispetto alla chiusura naturale del torneo – in ruolo di confermati campioni svizzeri. Jean-Pierre Nsame il castigator il fustigator l’affondator dei colori bianconeri, tripletta timbrata al 39.o, al 68.o ed al 76.o, in quest’ultimo caso su rigore fischiato per fallo di Mijat Maric su Cédric Zesiger; onestà di cronaca impone di dire che il successo non è immeritato, nove tiri contro quattro nello specchio della porta avversaria, prevalenza non eclatante ma costante su ogni capitolo statistico, insuperabile peraltro David von Ballmoos a difesa dei pali. La miglior occasione in casa Lugano, fatti due riscontri, al 78.o con Joaquín Ardaiz splendidamente giratosi sui 12 metri dopo aver ricevuto la sfera sul fronte sinistro dell’attacco, indi andato alla conclusione incrociata, indi costretto a disperarsi nel seguire la traiettoria del pallone ad attraversamento di tutta l’area piccola, ma senza esito. Quanto rammarico, in verità, per un numero poco fortunato di Alexander Gerndt al 40.o e per analoga opportunità toccata a Mickaël Facchinetti al 55.o; chissà quale piega avrebbe preso l’incontro, se solo uno avesse forato la difesa.
I risultati – Sion-Zurigo 2-2 (ieri); San Gallo-Lucerna 0-0 (ieri); Losanna-Vaduz 2-1 (oggi); Youngboys-Lugano 3-0 (oggi); Basilea-Servette 5-0 (oggi).
La classifica – Youngboys 66 punti; Basilea 42; Servette 41; Losanna, Lugano 40; Zurigo 35; San Gallo 34; Lucerna 33; Vaduz 32; Sion 27.