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Frontiera Verbano-Cusio-Ossola, un “tesoretto” che induce sospetto

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Denaro di corso corrente in eccesso rispetto a quanto consentito dalle norme valutarie, numerosi telefoni cellulari ed un significativo patrimonio dall’apparente rilevanza numismatica (ad una prima e sommaria visione, trattasi di monete e/o di medaglie che in gran parte risalgono al periodo dei Savoia regnanti sull’Italia) sono stati sequestrati nei giorni scorsi dalle autorità tricolori competenti – “Agenzia dogane-monopoli” ed effettivi della Guardia di finanza – durante operazioni di “routine” ai valichi di frontiera del comparto Verbano-Cusio-Ossola, compresi quindi i punti di transito dal Locarnese sul Piemonte. L’entità complessiva della valuta non dichiarata ammonta ad oltre 62’000 euro, circa 70’000 franchi al cambio corrente; tutti i contravventori hanno optato per la cosiddetta “definizione agevolata” della violazione, versando quindi oblazioni per 3’300 euro. Discorso a parte si impone invece per le monete e per le medaglie antiche, il cui valore e la cui epoca – laddove non palesi – saranno da determinarsi nel contesto di specifica perizia. In immagine, parte del materiale sequestrato.