(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.22) In Ticino, alla fine del mese di gennaio, saranno giunte 17’000 dosi di vaccino anti-“Coronavirus” – produzione “BionTech-Pfizer” – nel quadro di tre distinte forniture e secondo chiave di riparto definita in termini di strategia nazionale sui tre milioni di dosi prenotati dai vertici della Confederazione; ed oggi, come è noto, siamo al terzo giorno della campagna di vaccinazione, fulcro del primo impegno gli ospiti delle case anziani ed il personale addetto. Converrà che si faccia alla svelta, e che a tappe forzate si arrivi alla massima copertura possibile della popolazione; ché i numeri della pandemia sono stamane da spia rossa urlante su ogni lato, primariamente quello dei decessi di nuovo in doppia cifra ovvero 10 nell’arco delle 24 ore tra ieri e l’alba di oggi, 466 nella seconda ondata e 350 nella prima.
Impressionante la risalita delle cifre – ma lo si era anticipato: incongrui apparivano i dati acquisiti nei giorni precedenti – per quanto concerne i nuovi casi di positività: sono 316, per un totale di 21’155 nella seconda ondata più 3’531 “accertati” nella prima, nel complesso dunque 24’686. Non muta il quadro reale nelle strutture nosocomiali: 35 dimissioni, 29 nuovi ricoveri, 371 i degenti tra reparti ordinari e reparti di terapia intensiva, ed in questi ultimi restano 47 i pazienti in lotta per la vita. Prime indicazioni afferenti al 2021, infine, su persone in isolamento (1’460 alla data di ieri) e persone poste in quarantena (2’117, idem); preoccupante risalita della quota di positivi ai tamponi, 26 per cento su una base di soli 609 “test” effettuati nella giornata di sabato 2 gennaio.