Oltre 858’000 franchi stanziati, in presenza di richieste di aiuto triplicate per cifra e quasi quadruplicate per entità delle esigenze cui è stata data risposta, nel consuntivo sull’esercizio annuale dal 1.o luglio 2019 al 30 giugno 2020 del “Soccorso d’inverno Ticino”, realtà trovatasi in particolare – al pari di altre agenzie – a fronteggiare un’emergenza covidiana che per prima colpì sul nostro territorio. Numeri rilevanti: già a fine marzo, come da consuntivo tratto in questi giorni, risultavano essere stati distribuiti circa 700 buoni per l’acquisto di generi utili e/o necessari; nel corso dell’anno sociale, raggiunto l’importo di 81’000 franchi. Alle evidenze (tra parentesi, i dati dell’esercizio precedente): 1’031 istanze (354), per circa 2’000 interventi individuali (di questi, 752 su bambini); 858’072.90 franchi messi sul piatto (220’193.35) quali aiuti per il pagamento di fatture (affitti, conguagli riscaldamento, costi salute, formazione, et cetera), per il sostegno alle persone ed alle famiglie in difficoltà a causa della pandemia e per l’appoggio ai piccoli imprenditori; 932 le prestazioni, di cui 574 nel solo periodo marzo-giugno, con buoni, pacchi di vestiti, zaini per la scuola, letti-culle-accessori, prestazioni fornite da imprenditori che con il “Soccorso d’inverno” cooperano.