Non basta la Cantonale, in quel di Avegno-Gordevio, quale teatro di possibili (e purtroppo reali) tragedie. E non si vuole vestire i panni dei profeti di sventura; alle condizioni odierne, di via Al Campécc ad Avegno-Gordevio frazione Gordevio, prima o poi dovremo occuparci in cronaca e quale teatro di una tragedia. Motivi, vari, ad iniziarsi dall’esser questa una strada regolarmente aperta al traffico, dunque una strada di scorrimento con ordinario limite di velocità a 50 chilometri orari su tutto il percorso: per tipologia, e per quel che di cui si dirà ora, elemento primario di rischio.
E poi: a) larghezza utile della carreggiata, due veicoli che passano a raso l’uno dall’altro; b) discesa con immediato grado di ripidità, idem la salita con l’aggiunta di un ridotto grado di visibilità; c) facoltà di posteggio consentita lungo l’intero lato destro in discesa, a volte con automobilisti che lasciano il mezzo con due ruote sull’asfalto, ed in ogni caso con limitazione dello spazio di manovra qualora ad incontrarsi siano per esempio due furgoni; d) incredibile attitudine all’utilizzo della strada, da parte dei turisti (molti gli ospiti del campeggio Tcs sottostante, molti i frequentatori del ristorante “Bellariva”), come se si trattasse di una zona pedonale in cui siano dunque liberi gli attraversamenti repentini da un lato all’altro, i movimenti in gregge su due gambe e le traslazioni su due ruote a motorizzazione umana, in totale disconoscenza delle regole e del fatto che in qualsiasi momento, lì, può irrompere un veicolo.
Per sovrammercato, nell’uscita sulla Cantonale e nell’ingresso sulla medesima, un grosso dubbio sulla precedenza da via Ai Crös (su cui giustamente vige un limite a 30 chilometri orari); ancora, l’inghippo dell’intersezione, prima di tutto, su una ciclabile che in questa estate è diventata preda di cicloturisti e di trottinettisti “sovralimentati” (si capisce il concetto?), e spesso in branco. Non si dica, poi, che l’evidenza non era stata denunciata.