È un nome che ai quattro angoli del mondo coincide con la parola “arte”, e sul quale si pensa spesso che non vi sia nulla da scoprirsi, nulla da interpretarsi, nulla da presentarsi. Sorprenderà quindi la potenza della mostra in allestimento al “Max museo” di Chiasso e che di Alberto Giacometti – quello, non un eventuale omonimo – proporrà l’impegno non nella scultura o nella pittura ma sul fronte della grafica, e per meglio dire (così del resto recita il sottotitolo) una grafica “al confine fra arte e pensiero”. Anche qui, sulla scorta delle decisioni pervenute dall’autorità costituita, rinvio nell’inaugurazione: non più domani, sabato 7 marzo, ma solo domenica 29 marzo, ore 17.00, con presentazione negli ambienti dello “Spazio officina” contiguo al “Max museo” (via Dante Alighieri 6). Introduzione a cura di Barbara Gabrielli (responsabile per la promozione della cultura e della lingua nel Canton Grigioni), Raffaella Castagnola Rossini (direttrice della Divisione cultura-studi universitari in seno all’Amministrazione cantonale), Jean Soldini (cocuratore della mostra, storico dell’arte e filosofo), Chasper Pult (già direttore dell’“Istituto svizzero” in Roma) e Mario Botta (architetto). Nell’occasione, apertura del “Max museo” sino alle ore 20.30.