Era a tutti gli effetti capolista nell’hockey di National league, prima di stasera, il Davos: 47 punti in 24 partite contro i 51 punti in 27 incontri che figuravano sul ruolino di marcia degli Zsc Lions, sorpasso in proiezione, e così dicendosi. Non che le prospettive dei grigionesi siano granché peggiorate, ma di sicuro non questi erano i punti che Christian Wohlwend allenatore avrebbe concesso senza pensieri: sconfitta interna, 1-2, e per di più ad opera di un AmbrìPiotta con metà squadra in infermeria (ah, nota di serata: perso anche Dario Rohrbach dopo meno di sette minuti).
Eroi di serata, tutti; una tacca in più si concede tuttavia a Daniel Manzato portiere, 36 parate su 37 tiri, in assenza di medio termine (un mesetto, si dice) di Benjamin Conz e quindi con Viktor Östlund in ruolo di “vice”; emblematico il fatto che le reti sono giunte da Joël Neuenschwander (6.43, secondo goal in campionato) su assist di Christian Pinana e da Elia Mazzolini (29.27, prima gioia in biancoblù) su assist di Tommaso Goi. Ai padroni di casa, insistentissimi nel bussare ed anche sfortunati (un palo per Enzo Corvi dopo meno di cinque minuti nel periodo centrale), solo la traccia di speranza nel finale, a segno (55.33) quel Chris Egli appena richiamato proprio dal prestito ai leventinesi; senza esito gli 80 secondi con il “rover” al posto del portiere Sandro Aeschlimann. Graduatoria accorciata, sole 19 lunghezze da testa a coda; ma all’AmbrìPiotta (ed al Lugano) preme prima di tutto il tener d’occhio la triade albergante fra quota 35 e quota 36.
La classifica – Zsc Lions 51 punti; Davos 47; BielBienne, ServetteGinevra 46; Zugo 44; Losanna 42; Scl Tigers 36; FriborgoGottéron, Berna 35; Lugano 34; RapperswilJona Lakers, AmbrìPiotta 32 (ServetteGinevra, Lugano 28 partite disputate; Zsc Lions, BielBienne, Losanna, Berna, RapperswilJona Lakers, AmbrìPiotta 27; Scl Tigers, FriborgoGottéron 26; Davos, Zugo 25)