Per capire: tutto ‘sto ambaradan di 25 partite, cioè dallo iato tra prestagione e stagione, per trovare entrambe le ticinesi sul fondo della graduatoria nell’hockey di National league? Beh, tante grazie; e per carità, non si è stupidi e si vede benissimo che la classifica è ultracorta e che la distanza dalla linea rimane modesta, ma si vede anche che uno dei compagni di disavventura – il Berna – non può continuare a collezionare schifezze (e stasera, in effetti, è andato a vincere a Ginevra) e si vede soprattutto che la graduatoria è spezzata in due tronconi, scarto di sette punti fra Zugo sesto e Scl Tigers settimi, fatto rilevantissimo considerandosi anche l’aver giocato soli 23 incontri sia l’uno sia gli altri; insomma, parametro più attendibile e di cui tenersi conto è e resta la media-punti, con 1.39 ti trovi ottavo ed invece il Lugano sta ad 1.12 e l’AmbrìPiotta ad 1.08, 9-16 i ruolini di marcia condivisi, in tutti e due i casi ben al di sotto delle aspettative minime alla vigilia del campionato. E stasera, tutto in linea con la tendenza: sconfitta qui, sconfitta là. Scarti minimi, oh; lo si ripeterà tuttavia sino alla nausea, le differenze che spostano equilibri stanno nei particolari e nelle sfumature, ed a furia di scarti minimi si rischia dunque di finire ultimi e penultimi. Ops, già accaduto.
Sintesi dalle partite. In RapperswilJona Lakers-Lugano 2-1, bianconeri ribaltati nello spazio di quattro minuti e briciole sullo scollinamento del terzo periodo (49.05, Dominik Egli, a cinque-contro-quattro; 53.13, Jan Mosimann) in risposta alla prima firma dell’anno da parte di Thomas Wellinger su assist di Paul Postma e di Raffaele Sannitz (34.20). Quanto a Scl Tigers-AmbrìPiotta 4-3, urge un “mea culpa” dei leventinesi incapaci di sfruttare un cinque-contro-tre di lungo respiro a partire dal 54.04, 3-3 a quel momento il punteggio, ed invece giungerà poco dopo la mazzata decisiva nel nome di Pascal Berger (57.21) ed a “power-play” ordinario; urgono anche due righe a firma del presidente ed all’indirizzo delle stanze dei bottoni, incomprensibile il “laissez-faire” arbitrale – leggasi zero penalità inflitte – nella circostanza di un atto di mera aggressione da parte di Chris DiDomenico ai danni di Jannik Fischer. In precedenza, vantaggio Tigers con Julian Schmutz (15.22), doppietta di Dario Rohrbach in replica (26.47 a condizione ordinaria e 34.42 in superiorità numerica) con doppio assist di Marco Müller, 2-2 di Robbie Earl (39.30), nuovo allungo dei vallerani con Brian Flynn (51.28, a cinque-contro-quattro; meglio tardi che mai il rivelarsi) ed immediata la replica dei padroni di casa con Ben Maxwell (51.55); del finale si sa ed in materia di rammarico, sul pullman del ritorno, giocatori e tecnici daranno fondo al repertorio.
I risultati – Scl Tigers-AmbrìPiotta 4-3; RapperswilJona Lakers-Lugano 2-1; ServetteGinevra-Berna 1-2; FriborgoGottéron-Losanna 3-2 (al supplementare); Davos-Zsc Lions 0-5.
La classifica – Zsc Lions 49 punti; BielBienne, ServetteGinevra 43; Davos 42; Losanna 41; Zugo 40; Scl Tigers 33; FriborgoGottéron 32; Berna 29; RapperswilJona Lakers, Lugano 28; AmbrìPiotta 27 (ServetteGinevra 26 partite disputate; Zsc Lions, BielBienne, Losanna, Berna, Lugano, AmbrìPiotta 25; RapperswilJona Lakers 24; Zugo, Scl Tigers, FriborgoGottéron 23; Davos 21).