Home NEWS IN HOME Erminia, la “Ruota” non… gira più. Ma il Ticino enologico ti ringrazia

Erminia, la “Ruota” non… gira più. Ma il Ticino enologico ti ringrazia

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Per l’errore su una sillaba, avendo detto “Mu” anziché “Di” quando all’ultima sfida si trattava di completare la parola “Discolo” con riferimento al pupazzo Uan nella tv degli Anni ’80, si è chiusa stasera l’avventura della concorrente Erminia X. – rivelatasi eccellente “testimonial” delle produzioni vitivinicole ticinesi, di cui da professionista del ramo aveva parlato a più riprese nel corso delle puntate precedenti – al programma “La ruota della fortuna” sull’emittente televisiva “Canale cinque”. La brillante frontaliera di Bisuschio (Varese), partita con un paio di colpi a vuoto causa infausta congiunzione astrale ma rapidamente ripresasi, è rimasta in testa sino all’ultima “manche” e lì si è giocata un’opportunità di confermarsi regina della trasmissione; a tradirla, per l’appunto, due caselle vuote consecutive che invece lo sfidante alla sua sinistra è riuscito a riempire anche approfittando del resto della soluzione da lei già fornita. Disdetta, e di che prendersela; non così la campionessa detronizzata, che si è complimentata con il vincitore ed ha salutato con un sorriso da categoria “Moderati nella vittoria, fieri nella sconfitta”.

Uscita con l’onore delle armi, in quanto sorpassata per qualche migliaio di euro nel montepremi cumulato durante la puntata, Erminia X. ovvero Erminia M. di cui abbiamo serbato gelosamente l’identità nelle ultime 48 ore. Di sicuro, al rientro in quel di Vico Morcote, ad aspettarla ci saranno adeguati festeggiamenti dai suoi colleghi alla “Tenuta castello di Morcote”: per gli oltre 18’000 euro messi da parte (a proposito: cenetta offerta, vero?), e per l’eccellente promozione fatta ai “Merlot” del Ticino oltre che, con cenno discreto (“Abbiamo anche altro, sapete?”), alle varie produzioni dal “Cabernet franc” allo “Chardonnay” al “Cabernet Sauvignon” con tanto di biologico e di biodinamico. Post scriptum: se volete una riprova dell’interesse destato, andate sulla nostra pagina “Facebook” e date un’occhiata al dibattito scatenatosi sotto i due articoli pubblicati in precedenza…