Se Atene piange, Sparta non ride. Nel senso: appena oltre il confine c’è un quotidiano “online” che si inventa una “Valmaggina” ristrutturata e tornata in servizio, ma anche sul fronte domestico non si scherza. Caso del giorno: nel contesto del programma “Interrail”, su “Instagram” compare un passaggio promopubblicitario dedicato alla Svizzera ed alle sue destinazioni. Per quanto riguarda Lugano quale meta di un viaggio, iI testo è quintessenza del becerame stereotipato, dal che si dovrebbe desumere che l’autore o l’autrice del messaggio abbia scarsa dimestichezza con i fondamentali del territorio; ma è un nulla, cotanta e cotale sciatteria, al confronto con l’essere stata Lugano elevata al rango di “capitale del Ticino”. Errore in cui, come emerge da una sommaria interrogazione di “Google”, sono incappati anche i peraltro volonterosissimi ideatori del sito InterNet amatoriale dedicato a Cadenabbia di Griante, frazione di Griante in provincia di Como, ed i membri del collettivo “hip hop” noto come “696 click” nel brano “Ticinese”, ed i compilatori delle pagine “web” per una nota agenzia di viaggi con sede in Emilia-Romagna, ed altri ancora. Ma qui si sta parlando di “Interrail”: un contesto in cui, se anche il lavoro di ricerca e e di compilazione viene affidato all’apprendista di turno (e così non dovrebbe essere), si impone un minimo di catena di comando per il controllo prima della pubblicazione…