Home POLITICA Mergoscia, poscia via l’angoscia: niente Municipio, arriva il gerente

Mergoscia, poscia via l’angoscia: niente Municipio, arriva il gerente

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C’è chi se l’è risolta in via tacita; c’è chi (e ciò vale per quasi tutte le realtà chiamate alle urne) ha avuto un sindaco al primo colpo, a metà aprile; c’è chi non è stato messo in mezzo per via di aggregazioni in processo sicché se ne riparlerà a discorso completato (o abortito, vai mai a sapere); c’è chi (sette casi) ha dovuto aspettare sino a ieri per l’esito del ballottaggio; c’è chi, pur con Municipio costituito e con sindaco espresso per l’appunto allo spareggio, resta appeso ancora a decisioni del Tribunale amministrativo cantonale (caso di Ascona); c’è chi prima di novembre non troverà espressione alle urne (caso di Arbedo-Castione, schede sbianchettate con dolo e votazione annullata). Ed infine c’è chi – no, non ci siamo dimenticati, spuntando voce dopo voce dalla lista – finisce in gerenza: avviene a Mergoscia, dove al Municipio della Legislatura 2021-2024 (Adriana Künzle sindaca, Lorenzo Cadra e Giaele Ghisla municipali) non ha fatto séguito disponibilità alcuna alla candidatura e/o ad un accordo; conseguente in data odierna la nomina di una figura per l’appunto quale gerente, nella persona di Daniele Mazzali come indicato oggi da fonti del Consiglio di Stato.

Vicenda di lungo corso, quella pertinente all’antica comunità in sponda destra della Valle Verzasca ed autonoma da oltre sette secoli, locarnese per Distretto e storicamente ondivaga quanto al consociarsi, storica la povertà (e quanta emigrazione, quanta, da lì), tanti i debiti ricorrenti nei secoli e purtroppo una fragilità finanziaria tuttora presente. Le competenze del Municipio saranno assunte con decorrenza da sabato 1.o giugno, e con validità dell’impegno per l’intera legislatura (cioè sino al 2028); l’avvicendamento degli odierni membri dell’Esecutivo avrà luogo con assistenza dei funzionari della Sezione enti locali; restano invece integre le prerogative dell’Assemblea comunale. Auspicio espresso da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona: al più presto l’inserimento di Mergoscia in un processo aggregativo che conduca “ad una soluzione definitiva e stabile per la collettività locale”, peraltro “al riguardo già espressasi in modo favorevole”.