Un’inchiesta disciplinare sarà aperta – quando non si sa, a rigore di testo diffuso e ricevuto dalla redazione del “Giornale del Ticino” – sull’agente della Polcantonale chiamato in causa con riferimento ad un incidente stradale in cui era rimasto coinvolto Norman Gobbi, consigliere di Stato e direttore del Dipartimento cantonale istituzioni. Approfondimenti saranno svolti in seno all’Esecutivo cantonale, dove è stato “preso atto dell’apertura del procedimento penale a carico di un agente (…) e contro ignoti”. Con riferimento per l’appunto agli accertamenti (al proposito, vedasi altro articolo pubblicato su queste stesse pagine) ed al loro esito, restano sospesi “gli atti parlamentari sospesi”, aspetto del quale è nel frattempo già stato informato l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. A margine, come da comunicato-stampa del cui contenuto la redazione del “Giornale del Ticino” ha appreso per tramite di altre testate, i vertici della Lega dei Ticinesi – per le firme di Alessandro Mazzoleni, Daniele Piccaluga, Antonella Bignasca e Roberta Pantani, tutti vicecoordinatori del movimento di via Monte Boglia in Lugano – hanno deplorato “l’ennesima grottesca montatura politico-mediatica a proposito dell’incidente occorso”. Un caso “costruito sul nulla da esponenti della partitocrazia e da testate al servizio della medesima”, trattandosi dunque di uno “squallido sciacallaggio della Sinistra della morale a senso unico”, azione ora caratterizzata da “pretestuose richieste di passi indietro o addirittura di dimissioni”.