Parlandosi di sferoide prolato, l’altr’ieri in coincidenza con il SuperBowl numero 58 vinto dai Kansas City Chiefs sui San Francisco 49ers, si fece qui notare che in un nulla – quei tre secondi ultimi del supplementare, momento dell’ultimo e definitivo sorpasso – consisteva la differenza fra un quarterback scelto fra i primi alla “draft” dei professionisti Nfl (Patrick Mahomes, numero 10 nel 2017; e pensate, in pari ruolo aveva avuto miglior chiamata Mitchell Trubisky, numero otto, nel frattempo già visto con le maglie di tre squadre diverse e l’altr’ieri messo alla porta dai Pittsburgh Steelers) e l’ultimo degli ultimi della pista, Brock Purdy numero 262 su 262 nella lista del 2022, avversario dirimpettaio nella finale. Non ci si meravigli allora se da oggi è nelle disponibilità dell’Hockey club Ambrì-Piotta, per la volata nella stagione regolare con ambizione di “play-in” (e per ora i leventinesi sono lì lì sul bordo), uno che alla “draft” 2018 della Nhl fu numero 36 assoluto e con biglietto d’ingresso già al secondo giro in nome dei Detroit Red Wings, in quella tornata nella quale gli “scout” della franchigia michiganiana potevano rifarsi squadra spogliatoi tribunetta dei “vip” e persino l’arredamento negli spogliatoi tanti erano i diritti nel portafogli, primo giro con numero sei per Filip Zadina ala e numero 30 per Joseph “Joe” Veleno ala, secondo giro con numero 33 per Jonatan Berggren ala e poi, appunto, numero 36 nel nome di Jared McIsaac difensore, anni 24 da compiersi alla fine del mese prossimo, 186 centimetri per 87 chilogrammi, canadese da Truro nella Nova Scotia che è anche il posto in cui nacque Art Dorrington, primo hockeysta di colore a sottoscrivere un contratto nella Nhl (con i New York Rangers, 1950, otto anni prima di William “Willie” Eldon O’Ree cui viene per solito attribuito il merito di aver frantumato la barriera bianchi-neri nel professionismo hockeystico, fine dell’“excursus”).
Da Truro, insomma, vengono parecchie cose buone – vi dice nulla il nome di Portia May White, prima canadese di colore a cantare (era un contralto) in carriera professionale a livello internazionale? Altra truroniana – e la menzione di Art Dorrington è utile anche per dire che, al pari di cotanto personaggio e nonostante il posto di rilievo nella citata “draft” e nonostante la firma sul contratto, Jared McIsaac non è mai riuscito ad esordire al massimo livello, così come – benché selezionata con il numero 17 nella “draft” 2021 della Nwhl (poi Premier, poi sciolta per far posto alla Professional) – non è approdata ai professionisti l’ora 25enne Julia Scammell, fidanzata di lungo corso del sullodato neobiancoblù, anch’ella da Truro, quadriennio universitario con le Wildcats dell’Università del New Hampshire, storia personale commovente e forse capiterà l’occasione per entrare in argomento. Circa Jared McIsaac, invece, il “palmarès” avrebbe dovuto parlare: un oro con la “Foglia d’acero” allo storico “Memorial Ivan Hlinka” (categoria “Under 18”) in Repubblica ceca, anno 2017; un oro con la “Foglia d’acero” ai Mondiali “Under 20”, anno 2020; vari riconoscimenti a livello “Iunior A”; 180 punti in 241 partite di Quebec major junior hockey league, prima con gli Halifax Mooseheads e poi con i Moncton Wildcats; in American hockey league, nove goal e 43 assist con la maglia dei Grand Rapids Griffins; dei 156 incontri disputati, tuttavia, solo 15 sono da ascriversi alla stagione corrente causa concorrenza spietata (figure di spicco giunte fresche fresche nell’organizzazione: gli svedesi Simon Edvinsson ed Albert Johansson ed il finlandese Antti Tuomisto, citandosi fonti locali). Ergo, porta girevole per Jared McIsaac, spiace ragazzo ma da Detroit hanno deciso così, consolati, non resti a spasso, siamo d’accordo con il tuo agente e ti abbiamo trovato una squadra da sùbito. Oh grazie, avrà risposto il giovanotto, magari mi avvicino anche a casa, capirete che 2’300 chilometri da Truro sono una bella distanza, dove mi mandate di bello? Ad Ambrì, Svizzera, caro Jared, ti vogliono là, guarda che per tanti è stato un toccasana, nel caso prova a domandare ad Alex Forment… ah no, forse non è il momento. Ad ogni modo, non ti accorgerai nemmeno della differenza: qui hai fatto comunella con Lombardi (Amadeus, attaccante, classe 2023), e là troverai un altro Lombardi (Filippo, presidente, classe 1956).
Rapida valutazione a chiusura: a) il giocatore deve trovare rapidamente ritmi ed attitudine alle piste europee (unica sua esperienza al di qua dell’Atlantico, un timbro all’Hpk di Hämeenlinna ai tempi del Covid-19); b) si amplia lo spettro delle rotazioni nei blocchi difensivi, al che si può pensare che Luca Cereda allenatore abbia espresso una preferenza per il “coprirsi” anziché per l’aggiungere potenza di fuoco là davanti; c) non può non costituire motivo di perplessità il raro utilizzo nell’annata presente, ma la dirigenza dei Grand Rapids Griffins non si sarebbero liberati di Jared McIsaac se quest’ultimo fosse stato sui livelli dei tre tornei precedenti.