Era a bordo di un ordinario “Tilo” S50 in viaggio da Varese verso Mendrisio, ma non era un ordinario passeggero: sicché, poc’avanti il valico al Gaggiolo tra Cantello (Varese, Italia) e Stabio che su suolo ticinese è la prima stazione della linea, è stato individuato ed “invitato” cordialmente a scendere su intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Malnate. Storia e vicenda di qualche giorno fa, e di stamane l’informativa; l’uomo, un delinquente di nazionalità nigeriana, era infatti ricercato come copromotore – d’intesa con altri tre soggetti – di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, base a Vicenza (Italia), e stroncata con azione condotta tre settimane addietro; su di lui, per la precisione, incombeva un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, applicazione disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia su istanza giunta dalla Procura distrettuale antimafia.
Impressionante la struttura raggiunta dal gruppo criminale, ramificatasi in varie regioni della Penisola ovvero tra Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Lombardia; prima del nigeriano, ora ospite del sistema penitenziario ai “Miogni” di Varese, era finita in carcere un’altra ventina di membri dell’organizzazione, tutti connazionali del soggetto ora tratto in arresto e che gli inquirenti presumono fosse intenzionato a cercare riparo in Svizzera, forse godendo di appoggi e di conoscenze tra altri nigeriani. Nel quadro delle operazioni condotte è stata sequestrata droga in più che discreta quantità: eroina per 1’600 grammi e cocaina per 430, in particolare, oltre a denaro contante per l’equivalente di circa 50’000 euro.