L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.
*****
2019 – In materia di forze dell’ordine (Esercito, Polcantonale, Polintercom e Polcom, Guardie di confine) e di Protezione civile: “Il militare non serve a nulla… Manica di perditempo, tira-“snuff” e fissati… Smantelliamo sùbito l’Esercito; poliziotti buoni solo per far multe, quando si ha bisogno non ci sono mai… Viva Schengen, viva la libera circolazione… Ah, ah, ah, mi fate ridere, io lettore del “Mattino”, ma figuratevi, alla domenica con il “Mattino” io accendo il camino. E adesso vado anche a scrivere un bell’“Acab” (“All cops are bastards”, ndr) sul “plexiglas” alla fermata del bus…”.
2020 – Stesso tema, stessi attori: “Esercito, allora, quando vi decidete a mandare la truppa a chiudere il San Gottardo? Poliziotti, volete muovervi anche voi? E ‘ste multe, vogliamo fare ‘ste multe a tutti, ai “runner”, ai ciclisti, a quelli che vanno a spasso senza cane, agli “Over 65” che mettono la testa fuori dall’uscio di casa, agli svizzero-tedeschi? Cocchi, Matteo Cocchi, “super”, grande Cocchi, me l’ha detto Cocchi. Gobbi, superNorman, Lorenzo Quadri, sempre sul pezzo, il Quadri. Poi, le Guardie di confine, anch’esse, si sveglino e non facciano passare nessuno alle frontiere, da sud arrivano solo untoriii…”.