Home CONFINE Incappucciati scatenano il caos fuori dal carcere di Como: un arresto

Incappucciati scatenano il caos fuori dal carcere di Como: un arresto

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Un filo di stranezza si riconosca – ed il tema è suscettibile di approfondimento – alla vicenda occorsa ieri pomeriggio sull’esterno del carcere “Bassone” di Como, dove vari elementi all’interno di un rilevante gruppo di persone, molte delle quali con cappucci neri calati sulla testa, hanno inscenato una manifestazione accendendo anche alcuni fumogeni; gruppo dispersosi rapidamente attorno alle ore 15.30, sull’arrivo di pattuglie della Polizia di Stato con le quali hanno cooperato agenti della Polizia penitenziaria, effettivi dell’Arma dei Carabinieri ed unità dalla Polizia di frontiera. Sei le persone intercettate, identificate e poi destinatarie di provvedimenti distinti: cinque giovani di sesso femminile, quattro delle quali residenti nel Comasco mentre l’ultima risulta abitante in provincia di Siena e tutte di età compresa fra i 25 ed i 30 anni oltre che tutte già colpite da precedenti amministrativi, sono state denunciate in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e per manifestazione non autorizzata; in arresto per resistenza a pubblico ufficiale un 34enne comasco, qualche precedente di polizia già a carico, essendosi l’uomo interposto fisicamente tra l’auto con cui le cinque giovani cercavano di esfiltrare dalla zona e gli agenti da cui era stato imposto l’“alt”. Secondo fonti della Polizia di Stato, il 34enne – come risulta al “Giornale del Ticino”, trattasi di figura tutt’altro che sconosciuta nel territorio ovvero di Roberto Adduci, attivista presentatosi anche alle Elezioni amministrative del 2022 quale candidato a sindaco con il sostegno dell’allora neocostituito “Comitato assemblee popolari”, lista invero fermatasi allo 0.42 per cento – ha tenuto comportamenti ostili agli agenti sia nella fase del fermo sia durante la permanenza in Questura.