Home CULTURA “Ticino in danza”, traguardo raggiunto con… estemporaneità

“Ticino in danza”, traguardo raggiunto con… estemporaneità

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Densa di eventi e di fatti curiosi ed estemporanei (compresi l’intervento di una pattuglia della Polcom Mendrisio e la compartecipazione, per un tratto di strada, di una pecora e del suo agnellino) la settima edizione di “Ticino in danza”, proposta sviluppatasi nello scorso fine-settimana con oltre 100 persone compartecipi – e, dunque, parte attiva – nello spettacolo itinerante a fianco degli artisti che hanno scelto natura e strutture della quotidianità collettiva (scale, strade, sottopassaggi: in una parola, tutto quello che fa luogo del vivere condiviso) come palchi su cui esibirsi. Le tappe: alla stazione Ffs di Lugano (“Macondo danza”, con Anna Keller e Viola Poggiali); sul percorso da Stabio a Riva San Vitale (Frédéric Gafner in arte “Foofwa d’Imobilité”, non a caso figlio del danzatore Claude Gafner e della celebre Beatriz Consuelo Cardoso, pluripremiata ballerina ed istruttrice di danza), in “dancewalk” con sviluppo di uno scenografico filo rosso di lana da srotolarsi per 16 chilometri quale simbolo del concetto di “viaggio”; al chiostro Dei Serviti in Mendrisio ed alla “Fondazione Claudia Lombardi per il teatro” a Lugano quartiere Figino, per le rappresentazioni “Minority party” e “Spòros”. Semplice la valutazione di Alessia Della Casa, direttrice della manifestazione: “Volevamo e vogliamo portare al pubblico la danza contemporanea, e possiamo dire di aver davvero saputo incontrare l’interesse di un pubblico vario ed eterogeneo”. Nella foto, un momento di “Ticino in danza”; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

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