(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.38) Solo parziale, e indicativamente nell’ordine di un 50 per cento della massima perdita accusata in avvio, il recupero degli indici delle primarie Borse europee in seduta condizionata dalle notizie circa l’irrigidimento nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina ovvero, ed in linea generale, circa il possibile aggravio di dazi su merci di importazione, ipotesi quest’ultima cui Pechino aveva dato risposta a muso duro e che non era stata ben accolta dagli operatori dei mercati nell’Estremo oriente (Tokyo esclusa, per chiusura dovuta ai festeggiamenti sull’insediamento del nuovo imperatore Naruhito). Lo “Swiss market index” a Zurigo, reduce da settimana in cui più volte era stato aggiornato il massimo storico sino a quota 9’786.51 punti, è giunto a perdere quasi due punti percentuali prima di dare inizio ad un lento recupero concretizzatosi al saldo nel “meno 0.87” per cento a 9’657.24 punti; resistenza prevalente nei titoli “Nestlé Sa” (più 0.63 per cento) ed “Alcon incorporated” (più 0.54); media di listino battuta da tutti e tre i pesi massimi difensivi; d.a attribuirsi ad altre e distinte ragioni il “meno 3.72” del valore “Abb limited” (da oggi in liquidazione del dividendo) ed il “meno 5.86” rilevato per “Ubs group Ag” (preoccupazioni e malumori permanenti, come evidenziato dal mancato scarico alla dirigenza durante l’assemblea di giovedì scorso); pesante l’intero comparto lusso. Il passo sulle altre piazze di riferimento: Dax-30 a Francoforte, meno 1.01; Ftse-Mib a Milano, meno 1.39; Cac-40 a Parigi, meno 1.18; Ibex-35 a Madrid, meno 0.84; Londra chiusa per il “Banking day”. Il solo Nasdaq (meno 0.50 per cento) sotto pressione a New York; dopo lunga permanenza a ridosso della parità, in rialzo nelle battute conclusive sia “Dow Jones” (più 0.50) e S&P-500 (più 0.51). In risalita l’euro, scambiato ora a 113.9-114.0 centesimi di franco.