In corso di definizione, a Mendrisio, il quadro preelettorale in vista delle Comunali di aprile. La notizia del momento è data dalla separazione (senza traumi, ma qualche malumore personale c’è) tra Lega dei Ticinesi e Unione democratica di Centro: corse separate in contesto magmatico anche per altre formazioni politiche, in verità, stante anche un rinnovamento dei ranghi tra i papabili a ruoli istituzionali. In appoggio all’Udc, ed anzi in partecipazione a lista unica sia per il Municipio sia per il Legislativo, si confermerà invece l’Udf (Unione democratica federale): “Sul piano comunale le alleanze possono variare, perché le peculiarità e gli attori in campo sono diversi in ogni situazione e non sempre si arriva ad un accordo – così Roberto Pellegrini, presidente sezionale – e con l’Udc condividiamo una politica chiara, ferma e senza compromessi, collaborando da oltre 15 anni. A Mendrisio, il recente disavanzo da oltre 3.6 milioni di franchi ha dimostrato che non si può andare avanti così; certo, molti dei costi sono indipendenti da scelte comunali in quanto “imposti” dall’alto (…), ma ad avviso dell’esponente Udf sarebbe evidente l’assenza di “una reale volontà”, da parte dell’autorità esecutiva, “di effettuare tagli-risparmi come indicato anche nel rapporto commissionato ad un consulente esterno”. In immagine, Roberto Pellegrini.